Di Avv. Prof. Stefano Loconte
…quello che non si comprende è perché continuiamo a stare fermi e a non assumere iniziative concrete finalizzate a rimettere in moto la macchina economica del Paese, dotandola della benzina necessaria a ripartire.
Ogni decisione relativa al prestito da parte del Meccanismo Europeo di Stabilità, c.d. MES, sembra essere stata rinviata a settembre.
E qui viene il bandolo della matassa: se da un lato si rifiuta di accedere ad una misura, dall’altro non abbiamo un’alternativa concreta per ripartire.
Tutti i provvedimenti legislativi emergenziali languono ancora nella loro effettiva operatività non essendo stati emanati i tanti provvedimenti attuativi necessari per poter fruire di quanto previsto. Il decreto semplificazioni, annunciato a gran voce, non è ancora venuto alla luce e non è chiaro a nessuno – Governo compreso – quando sarà emanato (e, dopo l’emanazione, si porrà il problema della sua implementazione operativa).
Il sistema bancario appare ancora ingessato nell’erogazione dei finanziamenti promessi.
Come sopra ricordato, non si accede ai finanziamenti del MES, che garantirebbero liquidità immediata ad un tasso di interesse praticamente inesistente, ma, contemporaneamente, non si attivano altre misure per consentire di recuperare la stessa liquidità che, ed è un dato di fatto oggettivo, è vitale per la sopravvivenza del sistema paese. Prendiamo coraggio ed agiamo, dimostrando al Presidente Rutte che non abbiamo bisogno di nessun insegnamento.
Trovate l’articolo completo oggi 7 Luglio in Prima Pagina su Libero Economia, p.9
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