di Avv. Prof. Stefano Loconte e Avv. Giulia Maria Mentasti
Anche le società (am)messe alla prova: è quanto deciso nel caso che i nostri professionisti Stefano Loconte e Giulia Maria Mentasti hanno illustrato per IO7 e in cui il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Modena ha ammesso una persona giuridica, attiva nel settore della produzione di generi alimentari e indagata per l’ipotesi di cui all’art. 25-bis.1 d.lgs. 231/2001, in relazione al reato di frode nell’esercizio del commercio previsto dall’art. 515 c.p., alla sospensione del procedimento con messa alla prova, mettendo così in discussione le conclusioni a cui in passato era pervenuto il Tribunale di Milano.
Si assiste dunque a un cambio di rotta della giurisprudenza sulla possibilità delle società di accedere alla messa alla prova, avendo dato il Tribunale all’ente una chance di uscire prima del tempo e con la “fedina pulita” dal processo penale; e ciò attraverso l’eliminazione degli effetti negativi dell’illecito; il risarcimento del danno; un adeguamento del modello 231; nonché lo svolgimento di una attività di volontariato.