a cura di Avv. Prof. Stefano Loconte e Avv. Giulia Maria Mentasti
Più garantismo di così non si poteva pretendere dalla Cassazione: è quanto da riconoscersi alla sentenza 32221/2020, che i nostri professionisti Stefano Loconte e Giulia Maria Mentasti hanno commentato per ItaliaOggi7 e con cui la seconda sezione penale ha negato che il possesso di denaro non giustificato equivalga automaticamente a riciclaggio, cautela che deve valere anche se, come nel caso in esame, si tratti di una somma ingente di denaro contante, in mano a due pregiudicati, privi di una fonte di reddito, incapaci di giustificarne la provenienza. Nemmeno il cumularsi di tutti questi elementi per la Suprema Corte autorizza un sequestro preventivo per riciclaggio ex art. 648-bis c.p.
Sulla base di principi, la Corte ha ritenuto fondate le doglianze difensive in ordine alle carenze della motivazione del provvedimento cautelare, che aveva superficialmente circoscritto la valutazione alle condizioni soggettive degli indagati e all’ammontare della somma, senza procedere a una individuazione del delitto presupposto, quantomeno nella sua tipologia.
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