Di NICOLETTA ORLANDI POSTI su Libero 19/11/19
INSEGUENDO IL MITO DI PEGGY. L’acquisto, la conservazione, le tasse e la trasmissione di un’opera agli eredi. In un volume tanti consigli per non farsi fregare e far fruttare l’investimento.
C’era una volta una signora newyorchese chiamata Marguerite Guggenheim, conosciuta con il vezzeggiativo Peggy. Amava l’arte come la sua vita e riuscì a mettere insieme una notevole raccolta di opere che hanno realmente scritto la storia dell’arte. Peggy era una donna dalla tempra d’acciaio, determinata, astuta e conungrande fiuto per gli affari.
Un esempio per tutti coloro che aspirano a diventare collezionisti. Ovviamente non tutti possono disporre delle sue finanze, non tutti hanno la possibilità di conoscere di persona artisti del calibro di Marcel Duchamp, Georges Braque, Salvador Dalí, Piet Mondrian, Mark Rothko, Max Ernest (che sposò nel 1941), Jackson Pollock (di cui allestì la prima personale nel 1943), ma chi aspira a diventare collezionista – o lo è già – dovrebbe conoscere i meccanismi del mercato dell’arte così come li conosceva Peggy aggiornati, ovviamente, all’oggi.
È per questo che diventa indispensabile avere a portata di mano una guida come quella curata da Stefano Loconte Collecting Art (Milano Finanza, pag. 318, euro 7,20) che svela tutti i segreti per acquistare senza sorprese un’opera d’arte e per imparare a investire in questo affascinante e complesso mondo del mercato dell’arte. Il volume, semplice da leggere e da comprendere nonostante la complessità degli argomenti, contiene contributi di autorevoli professionisti quali Alberto Fiz, Marco Fregonese, Sharon Hecker e Clarice Pecori Girarli, che partendo da aneddoti di esperienze vissute direttamente offrono spunti di riflessione sulla direzione che il mercato dell’arte sta prendendo.
L’articolo completo su Libero del 19/11/19