In caso di infortuni sul lavoro, la nomina di un preposto non basta per salvarsi dalla condanna. Come illustrato dai nostri professionisti Prof. Avv. Stefano Loconte e Avv. Giulia Maria Mentasti per ItaliaOggi7, è quanto emerge dalla sentenza della Cassazione penale, quarta sezione, n. 23049 del 10 giugno scorso, con cui la Suprema Corte ha chiarito che il datore di lavoro deve vigilare per impedire l’instaurazione di prassi contrarie alla legge foriere di pericoli per i lavoratori, con la conseguenza che, ove si verifichi un incidente a seguito di una tale prassi instauratasi con il consenso del preposto, l’ignoranza del datore di lavoro non vale ad escluderne la colpa, integrando essa stessa la colpa per l’omessa vigilanza sul comportamento del preposto.