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    Italia Oggi
    Confisca allargata sui beni non proporzionati al reddito

    Di Avv. Prof. Stefano Loconte e Avv. Giulia Maria Mentasti

    Con l’applicabilità della confisca c.d. allargata agli evasori, via libera alla confisca di tutti i beni sproporzionati al reddito, con rischio maggiore per le aziende a ristretta base azionaria piuttosto che per le imprese di maggiori dimensioni.

    Come illustrato dai nostri professionisti Stefano Loconte e Giulia Maria Mentasti per IO7,  queste sono tra le più rilevanti novità di cui alla circolare dell’1 settembre della Guardia di Finanza 0216816/2020, avente a oggetto le recenti modifiche intervenute in materia penal-tributaria.

    Trovate l’articolo completo su ItaliaOggi7 di Lunedì 21 Settembre 2020, pag.8

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    Libero
    Le imprese pagheranno l’Iva pure sulle fatture non riscosse

    Di Avv. Prof. Stefano Loconte

    La crisi economica che continua ad avanzare corre il rischio di portare con sé un ulteriore beffa per i contribuenti: l’obbligo di versamento dell’Iva anche per tutti i crediti che non verranno incassati a causa del fallimento dei propri debitori. 

    E’ questo l’effetto che deriva da una norma presente da lunghissimo tempo nel nostro sistema fiscale ma che ora corre il rischio di sembrare ancora più ingiusta e vessatoria in considerazione del particolare contesto economico che stiamo vivendo.

    Tanto perché l’interpretazione dell’Agenzia delle Entrate dell’art. 26 della disciplina Iva (art. 26 del DPR 633 del 1972) prevede che il fornitore possa recuperare tale Iva versata, attraverso l’emissione di una nota di credito, solo successivamente alla chiusura della procedura fallimentare aperta davanti al competente Tribunale.

    In tal senso, quindi, merita sicuramente un plauso la proposta di legge presentata dai Giovani Imprenditori del Veneto per l’introduzione di una norma di interpretazione autentica del citato art. 26 in base al quale il fornitore sarebbe autorizzato al recupero dell’Iva sin dal momento dell’apertura della procedura fallimentare e non alla sua fine.

    Ne parla il nostro Managing Partner Stefano Loconte su Libero Economia di oggi 22 Settembre 2020, pag. 23

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    Italia Oggi
    Il distacco fittizio costa caro: scatta la responsabilità ex 231 per truffa allo Stato

    Di avv. Prof. Stefano Loconte e Avv. Giulia Maria Mentasti

    Il distacco fittizio di lavoratori integra il reato di truffa in danno dello Stato e fa scattare la «responsabilità 231» dell’ente.

    Così si è espressa la sentenza 23921/2020, che i nostri professionisti Stefano Loconte e Giulia Maria Mentasti hanno commentato per ItaliaOggi7, e con cui la sezione seconda penale della Cassazione ha confermato la responsabilità amministrativa da reato di una società, in seguito a interposizione fittizia di manodopera, in quanto la stessa aveva utilizzato lavoratori distaccati, che formalmente erano assunti da una società «fittizia», con la finalità di procurarsi un ingiusto profitto (con corrispondente danno per gli enti previdenziali) consistente nel risparmio contributivo.

    Ed ecco dunque che l’indirizzo rigoroso della Cassazione, attraverso l’applicazione della fattispecie di truffa ai danni dello Stato, riconosce la rilevanza ai fini 231 anche di condotte abusive quali l’indebito uso dell’istituto del distacco, ricomprendendo nelle larghe maglie dell’art. 640 comma 2 c.p. le più eterogenee forme di frode in danno della pubblica amministrazione.

    Trovate l’articolo completo su ItaliaOggi7 di Lunedì 14 Settembre, pag. 12.

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    Saldare le imposte o i dipendenti? Subito una legge salva-imprese

    Di Avv. Prof. Stefano Loconte

    Duecentosettanta scadenze fiscali di qui alla fine del mese di cui, addirittura, ben 187 obblighi di versamento (unitamente a 5 adempimenti di natura amministrativa) nella sola giornata del 16 settembre. Questo è lo scenario che attende i contribuenti italiani nei prossimi giorni, frutto – come anticipato ormai da mesi sulle pagine di questo giornale – del cumulo delle scadenze naturalmente previste per il mese di settembre con tutte quelle oggetto di rinvio da parte della normativa emergenziale.

    Quante possibilità ha il contribuente italiano di riuscire a superare tutto questo?

    Ma quali gli effetti del mancato adempimento a tutto o parte di tale marea di obblighi? Sanzioni, prevalentemente amministrative (e, quindi, finanziarie) e in alcuni casi anche penali. In sostanza un ulteriore aggravamento della posizione economico-finanziaria complessiva di ogni singolo contribuente, senza considerare il costo indiretto rappresentato dal tempo impiegato per gestire tutto questo.

    Gli imprenditori e i professionisti, a corto di liquidità, si troveranno nel dubbio se pagare dipendenti e fornitori oppure far fronte al pagamento degli obblighi di natura tributaria.

    Ecco perché serve l’intervento dello Stato per risolvere, da buon padre di famiglia, tutte le problematiche esistenti e fare in modo che tutto questo non si trasformi in una valanga sempre più grande che finirà per travolgere tutto e tutti.

    Trovate l’articolo competo sul tema a pag. 14 di Libero Economia di Martedì 15 settembre.

    In alternativa il PDF della singola pagina è disponibile qui a seguito. LIBERO_15_09_2020

    “Confisca allargata solo per reati tributari commessi dopo il 25 dicembre 2019”

    di Avv. Prof. Stefano Loconte

    Una delle novità più rilevanti del decreto fiscale 2020 è l’applicabilità della confisca allargata (o “per sproporzione”) ai più gravi reati tributari, ovvero a quelli connotati da fraudolenza.

    Il nostro Managing Partner Stefano Loconte illustra la disciplina del nuovo art. 12-ter, inserito nel D.Lgs. 74/2000, per il Quotidiano Ipsoa, illustrando anche sotto il profilo temporale per quali condotte illecite troverà presto concreta  applicazione.

    Il Quotidiano Ipsoa

    “False fatture: riforma speculare per emissione e utilizzo in dichiarazione”

    La riforma dei delitti in materia di imposte sui redditi e IVA operata dal decreto fiscale 2020 ha apportato al reato di emissione di fatture false modifiche speculari a quelle previste per l’utilizzo in dichiarazione degli stessi documenti mendaci.

    Il nostro Managing Partner Stefano Loconte illustra per il Quotidiano Ipsoa le novità, quali l’inasprimento della cornice edittale, l’applicabilità della confisca allargata, nonché l’inserimento di tale delitto nel catalogo di quelli idonei a far scattare la responsabilità amministrativa da reato degli enti.

    Il Quotidiano Ipsoa

    Italia Oggi
    NUOVA CONFISCA: DIFESA DIFFICILE Acquisti sproporzionati, l’uso di soldi evasi non fa prova

    Di Avv. Prof. Stefano Loconte e Avv. Giulia Maria Mentasti

    Prova diabolica per la confisca per sproporzione.

    Questo quanto emerge dalla circolare del primo settembre della Guardia di Finanza 0216816/2020 sulle modifiche alla disciplina dei reati tributari, che i nostri professionisti Stefano Loconte e Giulia Maria Mentasti hanno approfondito per IO, con il via libera alla confisca di tutti i beni sproporzionati al reddito sarà sempre più difficile l’onere della prova contraria che grava su chi inganna il fisco: non solo per ogni singolo acquisto si dovrà dimostrare che sia avvenuto con disponibilità finanziarie lecite, ma non sarà neanche possibile addurre a giustificazione che il denaro utilizzato per acquistarli sia provento o reimpiego di evasione fiscale

    Trovate l’articolo completo su ItaliaOggi del 10 Settembre 2020, pag.30

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    BANCAROTTA, NE BIS IN IDEM CON LIMITAZIONI: Contestazione in unico procedimento? Doppia condanna.

    Di Avv. Prof. Stefano Loconte e Avv. Giulia Maria  Mentasti

    La sentenza della Cassazione  in un caso di bancarotta fraudolenta e distruzione di documenti contabili. 

    Via libera alla duplice contestazione, in concorso, del reato di bancarotta fraudolenta documentale (art. 216 c. 1 n. 1 e c. 2 l.f.) e del reato fiscale di occultamento o distruzione di documenti contabili (art. 10 d.lgs. 74/2000). 

    E’ quanto emerge dalla sentenza 22486/2020, che i nostri professionisti Stefano Loconte e Giulia Maria Mentasti hanno commentato per IO7, e con cui la sezione quinta penale della Cassazione ha rilevato che, pur nella coincidenza delle due condotte materiali, si tratta di reati che offendono beni giuridici diversi e sono animati da un differente fine. 

    Ma attenzione, perché questo vale se gli illeciti siano trattati congiuntamente nel medesimo procedimento; mentre se un soggetto sia già stato giudicato, con sentenza definitiva, per uno dei due reati, concernenti la stessa documentazione, l’esercizio dell’azione penale per l’altro reato è precluso.

    Trovate l’articolo completo su ItaliaOggi7 di Lunedì 7 Settembre 2020, pag. 11.

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    Confisca agli evasori più facile: Sequestro anche per i beni acquistati prima del reato

    Di Avv. Prof. Stefano Loconte e Avv. Giulia Maria Mentasti

    Più facile, e addirittura duplicabile, la confisca per gli evasori: la conferma sul punto arriva direttamente della Guardia di Finanza, con circolare 0216816/2020 del primo settembre avente a oggetto le «modifiche alla disciplina dei reati tributari e della responsabilità amministrativa degli enti» e che i nostri professionisti Stefano Loconte e Giulia Maria Mentasti hanno illustrato per IO.

    Accanto alla tradizionale confisca che nel caso di condanna o patteggiamento già colpisce tutti beni che costituiscono il profitto o il prezzo dell’illecito fiscale, per i più gravi reati tributari sarà applicabile anche una nuova misura, c.d. per sproporzione perché consentirà di confiscare anche tutti quei beni di cui il condannato non può giustificare la provenienza, avendone la disponibilità a qualsiasi titolo in valore sproporzionato al proprio reddito o alla propria attività economica

    Trovate l’articolo completo nella rubrica Diritto&Fisco pag.25 di Italia Oggi del 8 Settembre 2020.

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    Italia Oggi
    Parola d’ordine: compliance – Nuovi obblighi e sanzioni per imprese e professionisti

    Di Avv. Prof. Stefano Loconte e Avv. Giulia Maria Mentasti

    Dall’Europa bastimenti carichi di obblighi e adempimenti di compliance, nonché relative sanzioni, in materia tributaria, targati “PIF” e “Dac6”.

    I nostri professionisti Stefano Loconte e Giulia Maria Mentasti hanno illustrato per ItaliaOggi7 le prescrizioni del legislatore europeo affinché contribuenti, professionisti e imprese siano compliant alle disposizioni dettate in materia fiscale hanno trovato il pieno recepimento interno, così che al rientro delle vacanze sono molti gli oneri a cui adempiere

    Trovate l’articolo completo su ItaliaOggi7 di Lunedì 31 Agosto 2020, pag.11

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    ” Infedele e omessa dichiarazione: modello Redditi 2020 al test dei nuovi reati tributari”

    di Avv. Prof. Stefano Loconte

    Il decreto fiscale 2020, nell’affrontare la riforma dei reati tributari, è intervenuto anche sui delitti di infedele e di omessa dichiarazione, con delle modifiche che, pur meno severe rispetto a quelle previste per i comportamenti fraudolenti, meritano segnalazione per gli effetti pratici che ne derivano. In vista della stagione dei dichiarativi, con la presentazione dei modelli Redditi in scadenza entro il prossimo 30 novembre, il nostro Managing Partner Stefano Loconte illustra per il Quotidiano Ipsoa le novità, anche alla luce del recentissimo D.Lgs. n. 75/2020, che ha recepito la direttiva PIF e inasprito ulteriormente il trattamento dei delitti dichiarativi.

    Il Quotidiano Ipsoa 

    RECOVERY FUND: UNA SCADENZA EUROPEA SENZA PIANI CONCRETI

    Di Avv. Prof. Stefano Loconte

    45 giorni per il futuro dell’Italia!

    Mancano circa 45 giorni alla scadenza per presentare all’Ue il piano di investimenti e riforme e accedere ai 209 miliardi di euro del Recovery Fund. 

    È una cifra enorme (127 miliardi di debito, 82 miliardi contributi a fondo perduto) da destinare a progetti su cui dovrà fondarsi la ripresa economica (e non solo) del nostro Paese. Un passaggio fondamentale per il nostro futuro.

    Ebbene, nonostante il breve lasso di tem- po, non è possibile avere ancora alcun tipo di notizia in merito ai progetti su cui il governo sta lavorando e nemmeno delle relative linee guida.

    Non è possibile immaginare la dispersione di tali poderosi fondi in una miriade di progetti e progettini. Occorre, invece, un limitato numero di progetti a cui destinare gl investimenti per rilanciare il nostro Paese.

    Molti economisti scommettono che già il prossimo anno l’Italia sarà costretta a ri- strutturare il proprio debito, ma se riusciremo a gestire efficacemente e con coraggio questa delicatissima partita, cacceremo tutti questi gufi. Ci affidiamo, quindi, ai nostri governanti, sperando nella loro illuminazione. E soprattutto augurandoci di non essere, ancora una volta, delusi.

    Trovate l’articolo completo a pagina 15 di Libero quotidiano di Martedì 1 Settembre, disponibile anche qui a seguito in formato PDF. (Download)