Soci, attenzione alla regolarità fiscale della vostra azienda, perché potreste essere destinatari di sequestro per l’intera somma evasa, senza che possiate invocare il vostro mancato arricchimento e senza che neppure il patrimonio capiente della società possa salvarvi. È quanto emerge dalla sentenza 32409/2021, che il nostro Managing Partner, l’Avv. Stefano Loconte insieme all’Avv. Giulia Maria Mentasti hanno commentato per ItaliaOggi7 e con cui la terza sezione penale della Cassazione ha affermato che, in tema di reati tributari, il sequestro preventivo può essere disposto, entro i limiti quantitativi del profitto, indifferentemente nei confronti di uno o più autori della condotta criminosa, non potendo assumere rilievo il «guadagno» personale di ciascuno dei correi. Legittimo pertanto il sequestro preventivo finalizzato alla confisca del profitto a titolo diretto a carico anche di uno solo dei plurimi soci tutti indagati per il reato di dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici, e ciò anche se i beni della società, unica beneficiaria dell’illecito, sono ampiamente sufficienti a coprire ogni esigenza di cautela.