Emergenza

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    NELLE NORME PER L’EMERGENZA C’È ANCORA TROPPA INCERTEZZA

    Di Avv. Prof. Stefano Loconte

    Settembre si presenta come un mese particolarmente complesso, anche in considerazione del fatto che occorrerà iniziare a liquidare le varie imposte e tasse che erano rimaste sospese in virtù delle prime norme emergenziali introdotte a supporto dell’economia.

    Delle norme che, come più volte evidenziato, avevano (e continuano ad avere) il grosso limite di rappresentare una visione di troppo breve periodo a fronte di una crisi sistemica che, invece, ha delle prospettive, purtroppo, di ben più ampia portata.

    Occorre eliminare immediatamente qualsiasi tipo di incertezza interpretativa in merito alle varie norme in campo e mettere gli operatori in condizione di poter agire in un regime di serenità, almeno amministrativa, avendo ben chiaro quello che si può fare e quello che non si può fare. E con quali procedure.

    Trovate l’articolo completo su Libero Economia del 25 Luglio, pag.15.

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    Libero
    Dal governo ancora annunci. Quando arriveranno i fatti?

    Di Avv. Prof. Stefano Loconte

    Dopo l’inutile passerella degli Stati Generali ecco il nuovo annuncio del Governo: il PNR, Piano Nazionale di Riforma. «Non vi è tempo da perdere» per evitare «una fase di depressione economica», scrive nelle premesse il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri.

    Si legge poi, nel documento, che i pilastri si cui si fonderà la ricostruzione del nostro Paese saranno: modernizzazione, transizione ecologica, inclusione sociale e territoriale e parità di genere. Mentre le priorità che dovranno essere oggetto di trattazione saranno: riduzione del debito, riforma fiscale, potenziamento del mercato del lavoro e sostegno

    agli investimenti. Partiamo dalla riduzione del debito: consci dell’impossibilità di puntare ad una riduzione nel breve periodo e, anzi, della necessità di incrementare il debito

    per dare una spinta al rilancio dell’economia, il Governo annuncia che il risultato potrà essere ottenuto nel medio periodo attraverso spending review, contrasto all’evasione fiscale, vendita e affitto di immobili pubblici, revisione delle imposte ambientali e abolizione dei sussidi ambientali dannosi.

    Tutti gli annunci sembrano importanti anche se, spesso, ripetitivi di qualcosa già prospettato in passato e mai effettivamente implementato. E allora la vera domanda è solo una: quando questi grandi proclami saranno effettivamente realizzati?

    Trovate l’articolo completo a pag.14 di Libero Economia di Martedì 14 Giugno 2020

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