L’assoluzione della persona fisica non mette al riparo la società da una condanna per responsabilità ex 231. Come illustrato dai nostri professionisti Prof. Avv. Stefano Loconte e Avv. Giulia Maria Mentasti per ItaliaOggi7, è quanto emerge dalla sentenza della Cassazione, terza sezione penale, n. 24058 del 18 giugno scorso, con cui la Suprema Corte ha precisato che, anche nel caso in cui il legale rappresentante sia stato assolto, l’ente può comunque essere condannato. Infatti, all’assoluzione della persona fisica imputata del reato presupposto per una causa diversa dalla rilevata insussistenza di quest’ultimo non consegue automaticamente l’esclusione della responsabilità della società per la sua commissione, poiché tale responsabilità, in presenza dell’interesse o vantaggio dell’ente, ai sensi dell’art. 8 dlgs 231/2001 deve essere affermata anche nel caso in cui l’autore del suddetto reato non sia stato identificato.