Confisca ad ampio raggio in caso di reati tributari: sono confiscabili in via diretta, infatti, le somme confluite su un conto corrente dopo la commissione del reato. È quanto emerge dalla sentenza della Cassazione penale n. 2566 del 22 gennaio scorso, che i nostri professionisti Prof. Avv. Stefano Loconte e Avv. Giulia Maria Mentasti hanno commentato per ItaliaOggi7, e con cui la terza sezione penale, pronunciandosi nell’ambito di un procedimento per indebita compensazione, ha precisato che la confisca, di cui all’art. 12-bis d.lgs. 74/2000, delle somme di denaro affluite sul conto corrente intestato alla società, anche successivamente alla commissione del reato da parte del suo legale rappresentante, ha sempre natura di confisca diretta. Le somme in questione costituiscono comunque profitto del reato, poiché il risparmio di spesa conseguente all’omesso versamento delle imposte si traduce in un vantaggio per il suo autore.