Per la Commissione interministeriale per la riforma della giustizia tributaria, gli obiettivi di
miglioramento della qualità della risposta giudiziaria e di riduzione dei tempi del processo
passano attraverso due temi centrali: da un lato la specializzazione dei giudici tributari,
dall’altro il rafforzamento – o il miglioramento -degli strumenti deflattivi. Sotto
quest’ultimo profilo, la proposta avanzata dalla Commissione nella relazione finale del 30
giugno prevede, sostanzialmente, l’ampliamento delle fattispecie di contraddittorio
endoprocedimentale e l’introduzione di ipotesi di annullamento in autotutela obbligatorie.
Ne parla il Prof. Stefano Loconte per Il Quotidiano IPSOA
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