Il disegno di legge per la riforma della giustizia penale, approvato alla Camera, prevede
una serie di deleghe al Governo e alcune novelle al codice penale e al codice di procedura
penale, immediatamente precettive. E se la riforma Cartabia mira a estendere l’applicabilità
dei riti alternativi, al fine di definire i procedimenti prima ancora di addivenire al
dibattimento di primo grado, al contempo ulteriori modifiche introdotte al codice di
procedura penale potrebbero avere l’opposto effetto distorsivo di contrarre il ricorso al
patteggiamento e l’aumento esponenziale degli atti di impugnazione, fino al rischio di
veder finire nel nulla procedimenti per reati anche gravi, quali i reati tributari, in seguito
alla dichiarazione di improcedibilità per eccessiva durata del giudizio di impugnazione.
Ne parla il Prof. Stefano Loconte per Il Quotidiano IPSOA
Legga qui l’intero articolo