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    Le imprese pagheranno l’Iva pure sulle fatture non riscosse

    Di Avv. Prof. Stefano Loconte

    La crisi economica che continua ad avanzare corre il rischio di portare con sé un ulteriore beffa per i contribuenti: l’obbligo di versamento dell’Iva anche per tutti i crediti che non verranno incassati a causa del fallimento dei propri debitori. 

    E’ questo l’effetto che deriva da una norma presente da lunghissimo tempo nel nostro sistema fiscale ma che ora corre il rischio di sembrare ancora più ingiusta e vessatoria in considerazione del particolare contesto economico che stiamo vivendo.

    Tanto perché l’interpretazione dell’Agenzia delle Entrate dell’art. 26 della disciplina Iva (art. 26 del DPR 633 del 1972) prevede che il fornitore possa recuperare tale Iva versata, attraverso l’emissione di una nota di credito, solo successivamente alla chiusura della procedura fallimentare aperta davanti al competente Tribunale.

    In tal senso, quindi, merita sicuramente un plauso la proposta di legge presentata dai Giovani Imprenditori del Veneto per l’introduzione di una norma di interpretazione autentica del citato art. 26 in base al quale il fornitore sarebbe autorizzato al recupero dell’Iva sin dal momento dell’apertura della procedura fallimentare e non alla sua fine.

    Ne parla il nostro Managing Partner Stefano Loconte su Libero Economia di oggi 22 Settembre 2020, pag. 23

    Trovate il PDF dell’articolo anche in PDF qui seguito. (Download)

    Più debito meno imposte, uno scambio che si può fare

    Di Avv. Prof. Stefano Loconte

    I tempi sono ormai più che maturi e la ripresa del ciclo economico del nostro Paese deve necessariamente passare attraverso una profonda e sistematica revisione del sistema fiscale. 

    Ma come finanziare tale importante revisione?

    La risposta viene sempre dalla Corte dei Conti, nello specifico dal Presidente di coordinamento delle Sezioni riunite in sede di controllo, Ermanno Granelli, che nella sua relazione ha affermato che «la fase che stiamo attraversando è di una severità tale che l’espansione dei bilanci pubblici appare di un’indiscutibile necessità. Per molti aspetti, la sostenibilità prospettica delle finanze pubbliche di molti paesi riposa oggi proprio nella capacità di espandere, in modo appropriato, il debito». Anche in questo caso, quindi, il messaggio è semplice e netto: la generazione del debito è l’arma da mettere al servizio della ripresa economica.

    Occorre, quindi, agire in maniera strutturale e con assoluta tempestività, cercando di sfruttare tutte le possibili leve finalizzate a rimettere in moto la spinta economica del nostro Paese, perché siamo davvero a rischio di soccombere. E invece in tutto questo assistiamoaduninspiegabile rinvio a settembre di ogni decisione. 

    L’Italia e gli italiani non possono più attendere.

    Il Governo alzi la testa e ci restituisca la dignità economica che il Paese si merita.

     

    Trovate l’articolo su Libero Economia di Martedì 30 Giugno, pag. 2

    In alternativa è disponibile il PDF qui a seguito (Download)

    TGCOM24
    Stefano Loconte in diretta su TGCOM – 17/06/20

    L’intervento in diretta su TGCOM dell’Avv. Prof Stefano Loconte per un commento di materia fiscale sulle misure necessarie per superare la crisi e ripartire, e sull’incubo da evitare della patrimoniale.

    Estratto della puntata completa del TGCOM delle 15.00