Bancarotta fraudolenta o bancarotta preferenziale? A fare da spartiacque è la congruità. È quanto emerge dalla sentenza della Cassazione n. 36416 del 2023, che i nostri professionisti Prof. Avv. Stefano Loconte e Avv. Giulia Maria Mentasti hanno illustrato per ItaliaOggi7, e con cui la quinta sezione penale ha chiarito che, se un amministratore preleva dalle casse della società in dissesto denaro per il suo compenso, in assenza di delibera assembleare o di previsione statutaria relativamente alla quantificazione dello stesso, in caso di fallimento incorre nel più lieve reato di bancarotta preferenziale, e non in quello di bancarotta fraudolenta per distrazione, laddove la somma prelevata sia proporzionata alla attività svolta e all’impegno profuso.
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