Consentito il dissequestro per pagare il debito tributario: come hanno illustrato i nostri professionisti Prof. Avv. Stefano Loconte e Avv. Giulia Maria Mentasti per ItaliaOggi7, è quanto stabilito dalla Cassazione con la sentenza n. 13936 del 2022, rompendo il silenzio normativo sul punto. Nell’ambito di un caso di mediazione illecita sull’acquisto di mascherine non conformi ai canoni di sicurezza dettati dalle norme anti Covid, i conti della società sottoposta a procedimento ex d.lgs. 231/2001 erano stati sequestrati fino all’importo del profitto illecito, pari a 45 milioni di euro. Tuttavia, la società si era trovata così impossibilitata a pagare le ingenti imposte dovute proprio sulle predette somme illecite, mettendo a rischio (date le gravose sanzioni e gli onerosi interessi di mora previsti in caso di inadempimento) la sua stessa «sopravvivenza». In assenza di una norma sul punto, la Suprema Corte ha coraggiosamente deciso che, seppur nessuna disposizione contempli espressamente la possibilità di consentire lo svincolo delle somme sequestrate a fini di confisca per pagare le imposte sui redditi illecitamente lucrati a mezzo della commissione del reato presupposto, il dissequestro parziale delle somme in sequestro per pagare il debito tributario deve essere consentito laddove necessario ad evitare la cessazione definitiva dell’esercizio dell’attività dell’ente prima della definizione del processo.
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