Condanne coi limiti per chi omette o mente all’Inps: è quanto emerge dalla sentenza della Cassazione penale a sezioni unite n. 49686 del 2023, che i nostri professionisti Prof. Avv. Stefano Loconte e Avv. Giulia Maria Mentasti hanno commentato per ItaliaOggi7, e con cui è stato chiarito che le omesse o false indicazioni di informazioni contenute nell’autodichiarazione finalizzata a conseguire il reddito di cittadinanza integrano il delitto di cui all’art. 7 d.l. 28 gennaio 2014, n. 4, solo se funzionali ad ottenere un beneficio non spettante ovvero spettante in misura superiore a quella di legge. La Suprema Corte ha così annullato la sentenza impugnata, non essendo stato accertato se l’infedele rappresentazione della consistenza del patrimonio immobiliare dell’imputato avesse inciso sul se e sul quanto del beneficio richiesto ed ottenuto.
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