Frode fiscale, far parte del CdA non basta: è quanto emerge dalla sentenza della Cassazione n. 31017 del 2023, che i nostri professionisti Prof. Avv. Stefano Loconte e Avv. Giulia Maria Mentasti hanno commentato per ItaliaOggi7 e con cui la terza sezione penale, nell’accogliere il ricorso di due amministratori condannati dai giudici di merito per l’utilizzo in dichiarazione di fatture false, ha affermato che i consiglieri del CdA di una società i quali non abbiano sottoscritto la dichiarazione fiscale fraudolenta, perché a ciò abbia provveduto un altro di essi, rispondono in concorso del reato di cui all’art. 2 d.lgs. n. 74/2000 solo se abbiano avuto conoscenza dell’inserimento dei documenti mendaci in contabilità e, ciononostante, non si siano attivati per impedirne l’indicazione nella dichiarazione o per impedire la presentazione di questa.
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