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    BONUS AFFITTI E DECRETO RILANCIO: CHI NON PUO’ PAGARE L’AFFITTO NON RICEVERÀ NESSUN AIUTO

    Di Avv. Prof. Stefano Loconte

    Questa settimana su Libero Economia del 19 Maggio il nostro Managing partner Stefano Loconte narra la triste storia di un’agevolazione introdotta dal Decreto Rilancio quale il Bonus affitti, di cui non potrà mai godere chi ne ha veramente bisogno per la mancanza di mondo della liquidità necessaria. 

    Il credito potrà essere infatti utilizzato solo e soltanto dopo che il conduttore ha effettuato il pagamento del canone di locazione ma, appare evidente, che se ha subito un calo del fatturato nella rilevante misura del 50% potrebbe non essere in grado di pagare non avendo la disponibilità necessaria. In parole povere, se io non pago il canone d’affitto, perché non ho guadagnato, non posso usufruire del credito d’imposta, ovvero

    della misura che il governo avrebbe messo in atto per aiutarmi, visto che non ho guadagnato. In alternativa è prevista la possibilità di cedere il credito d’imposta direttamente al locatore, quindi: pago integralmente,  ricevo un credito d’imposta del 60% che posso, poi, cedere al proprietario dell’immobile per far fronte ai successivi pagamenti.

    Ora in un momento in cui il grande problema è la liquidità, la domanda è: perché non prevedere sin da subito un meccanismo più semplice, riconoscendo al proprietario un credito d’imposta pari all’importo non pagato per i canoni di marzo, aprile e maggio?

    Potete scoprire di più sull’articolo oggi 19 Maggio a pag. 14 di Libero Economia per la consueta rubrica “Guida Fiscale”.

    In alternativa trovate il PDF scaricabile a seguito. (Download)

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    Salvare adesso le aziende non basta bisognerà anche farle restare in vita

    Di Avv. Prof. Stefano Loconte

    L’intervento del nostro Fondatore e Managing Partner Stefano Loconte su Libero Economia questa settimana illustra quali possono essere le misure atte ad agevolare la concessione di liquidità a condizioni favorevoli per il sistema finanziario, ma anche per le imprese, riducendo il peso del debito e pensando a una strategia di medio periodo. 

    “Per far fronte all’emergenza economica determinata dalla pandemia, i governi di molti paesi hanno adottato ampi programmi di garanzie pubbliche sul credito fornito dalle banche alle imprese. Nel breve periodo queste misure sono essenziali per impedire che le carenze di liquidità si trasformino in situazioni di emergenza, ma nella fase di uscita saranno necessarie politiche che favoriscano la riduzione del peso del debito. Quindi:  1) nel breve termine: trasferimenti diretti alle imprese da parte del governo per compensare la perdita di fatturato e coprire le spese operative; 2) nel medio termine: creazione di un veicolo con capitale pubblico per la ristrutturazione di debiti delle imprese medio-grandi; 3) nel medio termine: introduzione di incentivi fiscali per la ricapitalizzazione delle imprese.

    In sostanza, non basta vincere la battaglia dell’adesso, ma senza una strategia di medio periodo l’unico risultato che si otterrà sarà quello di aver tirato la palla in avanti.  Ecco perché serve un allenatore in grado di vincere il campionato della sopravvivenza economica.”

    Trovate l’articolo completo su Libero Quotidiano di Martedì 21 Aprile 2020 a pag.6. In alternativa a seguito il PDF scaricabile della singola pagina.