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    Italia Oggi
    LEVA OBBLIGATORIA CONTRO I PARADISI FISCALI. Reclutati professionisti e banche. Segreto solo per i legali.

    Di Avv. Prof. Stefano Loconte  e Avv. Giulia Maria Mentasti

    Leva obbligatoria per banche e commercialisti nella lotta all’evasione e ai paradisi fiscali, salvati dal segreto professionale solo gli avvocati difensori.

    I  nostri professionisti Stefano Loconte e Giulia Maria Mentasti hanno illustrato il provvedimento per ItaliaOggi7: la chiamata al fronte dei professionisti arriva direttamente dal consiglio dei ministri che, dopo l’acquisizione del parere delle competenti commissioni della camera dei deputati e del senato della Repubblica, ha definitivamente approvato il decreto legislativo di recepimento della direttiva 2018/822/Ue, nota anche come «Dac6», e rigettato l’appello con cui l’Odcec di Milano nei giorni scorsi aveva chiesto un ripensamento e un ampliamento dell’esonero dai nuovi obblighi di comunicazione all’Agenzia delle entrate di cui i intermediari e professionisti sono destinatari

    Trovate l’articolo completo su ItaliaOggi7 di Lunedì 27 luglio. In alternativa il PDF della singola pagina è disponibile anche qui a seguito. (Download)

    LIBERO
    C’è un patrimonio da mille miliardi È arrivata l’ora di farlo fruttare.

    di Avv. Prof. Stefano Loconte su Libero Quotidiano

    “Misure straordinarie per evitare il blocco dell’economia e favorire il suo rilancio nel momento in cui la crisi sanitaria si avvii, speriamo presto, verso un processo  di normalizzazione. Ecco cosa serve al Paese. Una delle strade possibili sarebbe quella di agire sulla valorizzazione e sulla adeguata gestione dell’immenso patrimonio italiano

    Di cosa stiamo parlando? L’Italia, come è noto, ha un patrimonio rilevantissimo: stiamo parlando di patrimonio immobiliare. Il problema è che buona parte di questo patrimonio viene gestito con criteri di assoluta inefficienza e con enormi difficoltà di controllo dei criteri gestionali. Da più fronti tale patrimonio è stato valorizzato in oltre 1.000 miliardi di euro…Lo schema consisterebbe nel creare un fondo che consenta di rendere liquidi una serie di beni patrimoniali dello Stato e di altri enti pubblici attraverso il loro acquisto da tali soggetti da parte del medesimo fondo…Il pagamento di tale acquisto avverrebbe in parte emettendo azioni e in parte obbligazioni a lungo termine. Le azioni verrebbero mantenute dallo Stato italiano e la parte obbligazionaria potrebbe essere scambiata con titoli del debito pubblico (al fine di abbattere il debito) oppure, e questa sarebbe la novità rispetto allo schema preesistente, questi titoli potrebbero essere sottoscritto dalla BCE…

    Il valore aggiunto sarebbe rappresentato dal fatto che le obbligazioni avrebbero, di fatto, un sottostante reale (i beni reali apportati nel fondo) e non rappresenterebbero soltanto una promessa di pagamento (debito) dello Stato italiano.”

    L’articolo integrale su Libero quotidiano Economia, per la consueta rubrica “Guida Fiscale”