Frode fiscale ad ampio raggio: scatta anche nel caso di somministrazione irregolare di lavoro. Quando, cioè, si fa riferimento, in dichiarazione, a fatture riferite (solo formalmente) a un contratto di appalto di servizi che, di fatto, nasconde una somministrazione irregolare di manodopera. Come illustrato dai nostri professionisti Prof. Avv. Stefano Loconte e Avv. Giulia Maria Mentasti per ItaliaOggi7, è quanto emerge dalla sentenza della Cassazione, terza sezione penale, n. 34407 del 12 settembre scorso, che ha chiarito che integra il delitto di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni soggettivamente inesistenti l’utilizzo di elementi passivi fittizi costituiti da fatture emesse da una società che, attraverso contratti simulati di appalto di servizi, abbia in realtà effettuato attività di intermediazione illegale di manodopera, stante la diversità tra il soggetto che ha effettuato la prestazione, ovvero i singoli lavoratori, e quello indicato in fattura.