Crediti non verificati inesistenti

    Benedetta Lupo

    Scatta il reato di indebita compensazione per crediti inesistenti se manca il presupposto costitutivo. Come illustrato dai nostri professionisti Prof. Avv. Stefano Loconte e Avv. Giulia Maria Mentasti per ItaliaOggi7, è quanto emerge dalla sentenza 1757 del 15 gennaio scorso, che ha chiarito la portata della previsione di cui alla lett. g-quater dell’art. 1 dlgs 74/2000, di recente introduzione, laddove delimita il perimetro dei crediti inesistenti e non spettanti. Secondo la Suprema Corte le nuove definizioni si pongono in continuità con i requisiti contemplati dall’art. 13 comma 5 dlgs 471/1997, nella formulazione antecedente alla novella, così che i crediti opposti in compensazione sono da qualificarsi come inesistenti, integrando la più grave fattispecie di reato di cui all’art. 10-quater comma 2 dlgs 74/2000, se non trovano riscontro alcuno in dati contabili-patrimoniali-finanziari dedotti dal contribuente e la loro non veridicità non sia rilevabile attraverso i controlli automatizzati o formali condotti utilizzando i dati in possesso dell’anagrafe tributaria. 

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