In assenza di deleghe specifiche ai membri del Cda, a rispondere del reato tributario sono tutti i consiglieri: è quanto emerge dalla sentenza della Cassazione n. 11087 del 28 marzo scorso, che i nostri professionisti Prof. Avv. Stefano Loconte e Avv. Giulia Maria Mentasti hanno commentato per ItaliaOggi7 e con cui la terza sezione penale si è pronunciata, nell’ambito di un procedimento per frode fiscale, sul sequestro preventivo eseguito nei confronti di un membro del consiglio di amministrazione di un consorzio. Con l’occasione la Suprema corte ha offerto un approfondimento sui possibili scenari di responsabilità, differenti a seconda che il Cda operi con o senza deleghe, nonché sulla confisca dei beni personali di ciascun componente.
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