Salvi con la prova di resistenza

    Benedetta Lupo

    Illecita influenza sull’assemblea: per far scattare le manette bisogna superare la prova di resistenza. È quanto emerge dalla sentenza n. 45147 del 2022, che i nostri professionisti Avv. Prof. Stefano Loconte e Avv. Giulia Maria Mentasti hanno commentato per ItaliaOggi7 e con cui la Cassazione ha affermato che, per l’integrazione del reato di cui all’art. 2636 c.c., l’illecita condotta simulatoria o fraudolenta deve avere provocato il raggiungimento del quorum, necessario per la valida adozione di una determinata delibera, che in assenza della stessa condotta illecita non sarebbe stato raggiunto. O comunque l’adozione di una decisione che in mancanza della condotta illecita non avrebbe potuto essere validamente assunta. Il relativo accertamento implica quindi il ricorso alla cosiddetta prova di resistenza, al fine di verificare se, sottraendo o aggiungendo a seconda dei casi i voti illecitamente influenzati, rimangano o no il quorum necessario o le condizioni per la valida adozione della delibera, e quindi se i voti siano stati o no determinanti per tale adozione.
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