Autore: Benedetta Lupo
La truffaldina percezione di erogazioni statali può andare esente dalle manette: infatti, il reato di indebita compensazione prevale, e non concorre, con il quello di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, trovando peraltro applicazione sia nel caso di compensazione «verticale», riguardante crediti e debiti afferenti alla medesima imposta, sia in caso di compensazione «orizzontale», concernente crediti e debiti di imposta di natura diversa. E se non si supera la soglia di punibilità, la condotta è penalmente irrilevante e, oltre a non sporcarsi la fedina, ci si salva da sequestri e confisca. E’ tutto quanto emerge dalla sentenza n. 37085 del 2021, che i nostri professionisti Prof. Avv. Stefano Loconte e Avv. Giulia Maria Mentasti hanno commentato per ItaliaOggi7 e con cui la sesta sezione penale della Cassazione si è pronunciata sull’ambito di operatività della fattispecie penal-tributaria di cui all’art. 10-quater d.lgs.74/2000, e sul suo rapporto, qualificato come di specialità, con il reato di cui all’art. 316-ter c.p.
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La riforma Cartabia mette in salvo anche le imprese: la nuova norma che prevede l’improcedibilità dell’azione penale per superamento dei termini di durata del giudizio di impugnazione è applicabile anche ai processi a carico degli enti ex d.lgs. 231. A chiarirlo la relazione n. 60/2021 dell’ufficio del massimario della Corte di cassazione, che i nostri professionisti Prof. Avv. Stefano Loconte e Avv. Giulia Maria Mentasti hanno illustrato per ItaliaOggi7, e avente a oggetto proprio la legge del 27 settembre 2021, n. 134 («Delega al Governo per l’efficienza del processo penale nonché in materia di giustizia riparativa e disposizioni per la celere definizione dei procedimenti giudiziari»).
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Terzi creditori tutelati anche in caso di reati tributari, ma le loro ragioni devono essere fatte valere nel contraddittorio con l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. È quanto emerge dalla sentenza n. 39201 del 2021, che i nostri professionisti Prof. Avv. Stefano Loconte e Avv. Giulia Maria Mentasti hanno illustrato per ItaliaOggi7 e con cui la terza sezione penale della Corte di cassazione si è pronunciata su un interessante caso che ha visto protagonista un istituto di credito che lamentava come non potesse operare nei propri confronti la confisca disposta a seguito di condanna per reati tributari di una persona fisica, avendo la banca già ottenuto, nei confronti dei beni della suddetta, un sequestro conservativo a tutela dei crediti vantati.
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Il modello 231 indispensabile per prevenire e rilevare la crisi di impresa: parola d’ordine del nuovo Codice della crisi è costruire adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili. Come evidenziato dal nostro Managing Partner Prof. Avv. Stefano Loconte per ItaliaOggi, a vent’anni dall’entrata in vigore del dlgs 231/01, e prima che sulle norme di riferimento parta il «tagliando» ad opera della commissione che il Ministro della Giustizia ha preannunciato di voler istituire, una novità spicca già, ovvero la connessione tra reato e crisi di impresa, oggetto, quest’ultima, dell’importante riforma che si accinge a entrare in vigore.
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