Autore: Benedetta Lupo
Stefano Loconte – Avvocato dell’anno
Milano, 18 novembre 2021
Si sono tenuti ieri a Milano, a Palazzo Mezzanotte, i Private Banking Awards 2021.
“Riferimento costante e indiscusso del settore HNWI sia attraverso lo studio che porta il suo nome, sia attraverso una costante attività pubblicistica ed editoriale oltre che natura istituzionale”. Con questa motivazione il nostro Managing Partner, Avv. Prof. Stefano Loconte, è stato premiato come “Avvocato dell’anno” durante l’evento organizzato da BFC Media.
QUI il link al video pubblicato da BFC Media.
Reati tributari e «beni futuri»: via libera al sequestro per equivalente dei beni non ancora individuabili, ma sbarramento per la confisca. È quanto affermato dalla Corte di Cassazione con la sentenza n. 36369 del 2021, che i nostri professionisti Prof. Avv. Stefano Loconte e Avv. Giulia Maria Mentasti hanno illustrato per ItaliaOggi7 e con cui la terza sezione penale è giunta alla conclusione per cui, se è certamente necessario che la confisca riguardi solo beni esistenti al momento della sua adozione, non così accade per il sequestro, che è misura cautelare diretta a consentire alla confisca di operare e può invece, proprio per tal ragione, riguardare anche beni che vengano ad esistenza successivamente al sequestro stesso e sino al momento di adozione della confisca.
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Approvato in via definitiva dal Consiglio dei Ministri del 4 novembre scorso il decreto legislativo che riforma il reato di riciclaggio: scattano le manette anche quando il provento derivi da delitto colposo, e in molti casi anche se provenga da contravvenzioni.
Precisamente, come illustrato dai nostri professionisti Prof. Avv. Stefano Loconte e Avv. Giulia Maria Mentasti per ItaliaOggi, l’intervento normativo attua la direttiva (UE) 2018/1673 del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 ottobre 2018 sulla lotta al riciclaggio mediante il diritto penale, estendendo l’ambito di operatività del riciclaggio e dell’autoriciclaggio, da un lato, a tutti i delitti, siano essi dolosi o colposi e a prescindere dalla cornice edittale per essi prevista, dall’altro, alle contravvenzioni punite con l’arresto superiore nel massimo a un anno o nel minimo a sei mesi.
Via libera definitivo dal Consiglio dei Ministri al decreto attuativo della direttiva UE n. 2019/713 sulla lotta contro frodi e falsificazioni di mezzi di pagamento diversi dai contanti.
Il decreto modifica il Codice penale: la fattispecie di indebito utilizzo e falsificazione di carte di credito e di pagamento vede esteso il proprio campo d’applicazione a tutti gli strumenti di pagamento diversi dai contanti; per il reato di frode informatica si introduce un’aggravante quando l’alterazione del sistema informatico determina un trasferimento di denaro, di valore monetario o valuta virtuale. Viene introdotto il nuovo delitto di “detenzione e diffusione di apparecchiature, dispositivi o programmi informatici diretti a commettere reati riguardanti strumenti di pagamento diversi dai contanti” e ampliato il novero dei reati presupposto della responsabilità 231.
Ne parla il Prof. Avv. Stefano Loconte per Il Quotidiano IPSOA.