Stefano Loconte

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    Italia Oggi
    Patteggia solo chi salda i conti

    Dichiarazione fraudolenta ed emissione di fatture per operazioni inesistenti: non è possibile accedere al patteggiamento in mancanza del pagamento integrale dei debiti tributari o di ravvedimento operoso. È quanto da ultimo stabilito dalla sentenza n. 28950/2021, che i nostri professionisti, il Prof. Stefano Loconte e l’Avv. Giulia Maria Mentasti hanno illustrato per ItaliaOggi7 e con cui la terza sezione penale della Cassazione è tornata a pronunciarsi su un tema da tempo dibattuto, ovvero se, e per quali fattispecie, l’estinzione del debito tributario sia o meno condizione per patteggiare. Tema controverso che a seguito della riforma penal-tributaria di cui al decreto fiscale 2020 (convertito in legge n. 157/2019), che ha esteso alle ipotesi fraudolente della non punibilità in caso di pagamento spontaneo del debito, si ripropone anche per la frode fiscale.

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    Trust e tassazione in uscita: questioni ancora aperte

    L’imposta sulle successioni e donazioni è dovuta in seguito ai trasferimenti ai beneficiari del patrimonio vincolato in trust: con questa affermazione, contenuta nella bozza di circolare sulla disciplina dei trust, in consultazione fino al 30 settembre, l’Agenzia delle Entrate accoglie l’orientamento della Cassazione sulla “tassazione in uscita”. Ma le vicende relative alla vita di un trust sono sempre e soltanto produttive di liberalità (come tali soggette all’imposta sulle successioni e donazioni) o, piuttosto, vi sono anche casi in cui le finalità realizzate sono differenti, come tali suscettibili di essere assoggettate ad altre
    imposte? Pensando ai possibili impieghi del trust diversi da quello liberale, uno per tutti il trust di garanzia, la risposta da dare sembrerebbe andare in quest’ultimo senso.

    Ne parlano il Prof. Stefano Loconte e l’Avv. Riccardo Sansoni per Il Quotidiano IPSOA.

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    Italia Oggi
    Rischi 231, l’Odv fa la differenza

    Organismo di vigilanza essenziale nel sistema dei controlli delle società e per salvarsi dalla responsabilità ex d.lgs. 231/01: è quanto emerge dalla nota di Assonime n. 10/2021, che i nostri professionisti, il Prof. Stefano Loconte e l’Avv. Giulia Maria Mentasti hanno illustrato per Italia Oggi 7, e in cui sono riportati i dati di un’indagine condotta a vent’anni dall’entrata in vigore del d.lgs. 231 sullo stato di attuazione della disciplina, con specifico riguardo all’Odv e al ruolo da questo assunto nel sistema dei controlli societari.

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