Stefano Loconte

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    Tagliando per la legge 231. Obiettivo: il ravvedimento dell’impresa

    Valorizzare il ravvedimento dell’impresa, questo l’obiettivo della commissione che la Ministra Cartabia ha preannunciato di voler istituire per sottoporre a “tagliando” la 231: è quanto emerso nel videoforum organizzato da ItaliaOggi sui vent’anni del d.lgs. 231, grazie agli interventi del Capo di Gabinetto del ministero della giustizia Raffaele Piccirillo e dal Vicecapo di Gabinetto Nicola Selvaggi. La registrazione, completa degli interventi anche degli altri relatori, ovvero i nostri professionisti  Prof. Avv. Stefano Loconte, Prof. Arcangelo Marrone e Avv. Giulia Maria Mentasti, nonché  il Sostituto procuratore generale presso la Corte di Cassazione Pasquale Fimiani, il Dott. Salvatore Sodano e il Dott. Iacopo Meghini, è ancora disponibile al link https://video.milanofinanza.it/italiaoggi.
    Pubblicata inoltre sul quotidiano una sintetica illustrazione delle novità, sempre a cura del Prof. Avv. Stefano Loconte e dell’Avv. Giulia Maria Mentasti.
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    Niente paura ad abbandonare il contante e ad affidarsi ai pagamenti elettronici

    Niente paura ad abbandonare il contante e ad affidarsi ai pagamenti elettronici: come illustrato dai nostri professionisti Prof. Avv. Stefano Loconte e Avv. Giulia Maria Mentasti per ItaliaOggi7, è stato infatti approvato in via definitiva dal CdM del 4 novembre scorso il decreto legislativo recante attuazione della direttiva (Ue) 2019/713 proprio relativa alla lotta contro le frodi e le falsificazioni di mezzi di pagamento diversi dai contanti. Con la previsione di nuove fattispecie penali e sanzioni mirate, attraverso le modifiche agli articoli 493-ter e 640-ter c.p. e l’inserimento del nuovo art. 493-quater c.p., nonché con l’ampliamento del catalogo «231», scopo del decreto è favorire il mercato unico digitale e consolidare una piena fiducia dei consumatori e delle imprese nell’utilizzo dei nuovi mezzi di pagamento, di certo più veloci, ma al contempo percepiti come più rischiosi.

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    Più facile finire sotto processo ed essere condannati per riciclaggio e autoriciclaggio

    Più facile finire sotto processo ed essere condannati per riciclaggio e autoriciclaggio, anche quando i reati siano commessi attraverso le criptovalute. Come illustrato dai nostri professionisti Prof. Avv. Stefano Loconte e Avv. Giulia Maria Mentasti per ItaliaOggi7 con un approfondimento a doppia pagina, la stretta è contenuta nel decreto legislativo approvato lo scorso 4 novembre dal consiglio dei ministri che dà attuazione della direttiva (Ue) 2018/1673 sulla lotta al riciclaggio mediante il diritto penale. E quanto al tema delle valute virtuali, pur non avendo il nuovo d.lgs. inserito misure ad hoc, le manette sono pronte a scattare poiché norme italiane e giurisprudenza risultano già al passo nella perseguibilità del reato di «cripto-riciclaggio».

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