Stefano Loconte

    Italia Oggi
    Reati tributari, risponde il cda

    Tutti i componenti del cda della srl chiamati a rispondere dei reati di omesso versamento di ritenute certificate e Iva da parte della società: è quanto risulta dalla sentenza n. 34475 del dicembre scorso, che i nostri professionisti, il Prof. Stefano Loconte e l’Avv. Giulia Maria Mentasti, hanno commentato per ItaliaOggi e con cui la terza sezione penale della Cassazione, dopo aver premesso che il dovere di provvedere ai suddetti obblighi fiscali fa capo all’amministratore in carica dell’ente al momento della scadenza del termine di adempimento, ha chiarito che qualora figurino più amministratori sono tutti penalmente responsabili. E ciò indipendentemente dal riparto interno delle competenze, considerato che l’adempimento delle incombenze fiscali è un atto di ordinaria amministrazione, espletabile da ciascun componente del cda autonomamente e indipendentemente dagli altri. Peraltro, i beni personali degli amministratori, seppur nei limiti del valore del profitto del reato, possono essere legittimamente oggetto di confisca per equivalente, ogniqualvolta non vengano indicati beni nella disponibilità dell’ente da aggredire con la confisca diretta e il patrimonio della società sia incapiente.

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    Certificazione in Wealth Management – Associazione Italiana Private Banking (AIPB)

    Il nostro Managing Partner, il Prof. Stefano Loconte, è stato nominato Direttore Scientifico della nuova Certificazione in Wealth Management di AIPB – Associazione Italiana Private Banking.

    Il nuovo percorso formativo, dedicato a private banker e consulenti finanziari, si pone l’obbiettivo di promuovere lo sviluppo professionale e l’evoluzione del ruolo del private banker attraverso un’offerta di servizi personalizzati di gestione dei patrimoni, anche grazie all’utilizzo di soluzioni in grado di rispondere a esigenze articolate e complesse di una clientela ad alto profilo.

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    Italia Oggi
    Mascherine, lucrare non è reato

    La vendita online di mascherine anti Covid-19, pur con oneroso rincaro del prezzo, non sempre integra il reato di manovre speculative su merci. A stabilirlo la sentenza della n. 36929 del 22 dicembre scorso, che i nostri professionisti , il Prof. Stefano Loconte e l’Avv. Giulia Mentasti hanno illustrato per ItaliaOggi7 e con cui la Cassazione è tornata a pronunciarsi sul delitto di manovre speculative su merci di cui all’art. 501-bis c.p., escludendo il reato nel caso di un’impresa che nella prima ondata del Covid-19 aveva praticato il rincaro del 350% sul prezzo di mercato relativo a mascherine generiche vendute attraverso una nota società per acquisti on line. Specificamente, la terza sezione penale della Suprema corte, pur avendo riconosciuto che le mascherine costituiscono un prodotto di prima necessità, ha ritenuto non ravvisarsi l’altro elemento richiesto dalla norma, ovvero la concreta alterazione dei prezzi su tutto il mercato interno, considerata l’esiguità delle scorte di materiale sequestrate e l’unicità del macchinario utilizzato per la produzione di mascherine.

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    Italia Oggi
    La transazione mette in salvo

    La transazione tempestiva salva dalla condanna: a confermarlo la sentenza n. 34290/2020, che i nostri professionisti, il Prof. Stefano Loconte e l’Avv. Giulia Maria Mentasti hanno commentato per ItaliaOggi7 e con cui la sezione quinta penale della Cassazione, nell’ambito di un procedimento per bancarotta fraudolenta distrattiva, ha confermato che la bancarotta «riparata», idonea a determinare l’insussistenza dell’elemento materiale del reato, si configura quando, prima della soglia cronologica costituita dalla dichiarazione di fallimento, la sottrazione dei beni venga annullata da un’attività di segno contrario, che reintegri il patrimonio dell’impresa, così annullando il pregiudizio per i creditori o anche solo la potenzialità di un danno. Con la precisazione che non è necessaria la restituzione del singolo bene sottratto (a maggior ragione se trattasi di denaro e quindi di bene fungibile), potendo l’amministratore anche rinunciare a crediti certi ed esigibili, quali indennità di buona uscita e altre voci stipendiali.

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    Italia Oggi
    Edifici ampliati, 110% limitato

    Per accedere al Superbonus 110% gli interventi devono riguardare edifici o unità immobiliari esistenti. Sulla scorta di questo principio, l’Agenzia delle Entrate ha escluso che la riqualificazione con ampliamento di cubatura rientri tra gli interventi agevolabili. I nostri professionisti, l’Avv. Prof. Stefano Loconte e l’Avv. Chiara De Leito,  hanno commentato per ItaliaOggi7 la risposta ad interpello n. 24/2021, con la quale l’amministrazione finanziaria ha esteso anche alla disciplina Superbonus i principi già espressi in tema di agevolazioni fiscali per interventi di ristrutturazione, riconoscendo la spettanza del beneficio solo rispetto alla parte di edificio già esistente.

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    La digital Tax

    Il nostro Managing Partner, il Prof. Stefano Loconte, parteciperà in veste di docente, al corso formativo online “La digital tax” organizzato da Paradigma S.r.l., il prossimo 26 febbraio.

    Il corso, fruibile online, dalle 9.30 alle 17.30 è dedicato a tutti i responsabili del servizio fiscale delle aziende impattate dall’applicazione della nuova imposta nonché agli avvocati, ai commercialisti e ai consulenti che si occupano della fiscalità d’impresa. L’iniziativa si propone di fornire un quadro esaustivo della disciplina normativa e degli aspetti applicativi della nuova imposta così come chiariti dal provvedimento definitivo dell’Agenzia delle Entrate.

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