Area Stampa

    Italia Oggi
    Antiriciclaggio, Italia batte Ue – Norme interne conformi al 90%

    Sulla lotta al riciclaggio il recepimento italiano supera le richieste europee e tutti i delitti, sia dolosi e colposi, a prescindere dalla pena per essi prevista diventano presupposto dei reati di riciclaggio e autoriciclaggio. Come illustrato dai nostri professionisti, il Prof. Stefano Loconte e l’Avv. Giulia Maria Mentasti per ItaliaOggi7 con un contributo a doppia pagina, è quanto emerge dallo schema di decreto legislativo, approvato le scorse settimane dal Consiglio dei Ministri, e che attua la direttiva (Ue) 2018/1673 sulla lotta al riciclaggio mediante il diritto penale. Inoltre, l’Italia è al 90% già al passo con la direttiva, essendo la maggior parte delle condotte che l’UE impone di punire già sanzionate dal nostro ordinamento.

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    Italia Oggi
    L’ente scompare? La 231 resta

    Lo scioglimento dell’ente non salva dalle sanzioni 231: a stabilirlo la sentenza della Cassazione n. 25492/2021, che i nostri professionisti, il Prof. Stefano Loconte e l’Avv. Giulia Maria Mentasti hanno commentato per ItaliaOggi7 e con cui la quinta sezione penale ha chiarito che l’estinzione dell’illecito amministrativo dipendente da reato, punito dal d.lgs. 231/2001, consegue alla scomparsa fisiologica e non fraudolenta dell’ente, mentre nel caso in esame il trasferimento delle attività in favore di un ente diverso risultava fatto proprio al fine di sottrarre il primo alle conseguenze sanzionatorie di cui al suddetto d.lgs. 231/2001. Da qui l’applicazione dell’art. 33 del d.lgs. 231/2001, che prevede la responsabilità solidale del cessionario dell’azienda.

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    Italia Oggi
    Patteggia solo chi salda i conti

    Dichiarazione fraudolenta ed emissione di fatture per operazioni inesistenti: non è possibile accedere al patteggiamento in mancanza del pagamento integrale dei debiti tributari o di ravvedimento operoso. È quanto da ultimo stabilito dalla sentenza n. 28950/2021, che i nostri professionisti, il Prof. Stefano Loconte e l’Avv. Giulia Maria Mentasti hanno illustrato per ItaliaOggi7 e con cui la terza sezione penale della Cassazione è tornata a pronunciarsi su un tema da tempo dibattuto, ovvero se, e per quali fattispecie, l’estinzione del debito tributario sia o meno condizione per patteggiare. Tema controverso che a seguito della riforma penal-tributaria di cui al decreto fiscale 2020 (convertito in legge n. 157/2019), che ha esteso alle ipotesi fraudolente della non punibilità in caso di pagamento spontaneo del debito, si ripropone anche per la frode fiscale.

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    Frodi, confisca non automatica

    Frode fiscale: se il credito non è utilizzato, c’è il reato ma non il profitto. Quindi ok alla condanna, ma è negata la confisca per equivalente. A stabilirlo la sentenza n. 26575 del 13 luglio scorso, che i nostri professionisti, il Prof. Stefano Loconte e l’Avv. Giulia Maria Mentasti hanno commentato per IO7, e con cui la terza sezione penale della Cassazione ha chiarito che l’evasione di imposta è dato indefettibile per poter affermare che profitto illecito vi è stato; non è invece sufficiente la non spettanza di un credito Iva maturato per l’indicazione nella dichiarazione di una fattura per operazioni inesistenti ed eventualmente fruibile in futuro, qualora lo stesso non sia mai stato in concreto utilizzato per evitare il pagamento di imposte dovute.

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    Trust e tassazione in uscita: questioni ancora aperte

    L’imposta sulle successioni e donazioni è dovuta in seguito ai trasferimenti ai beneficiari del patrimonio vincolato in trust: con questa affermazione, contenuta nella bozza di circolare sulla disciplina dei trust, in consultazione fino al 30 settembre, l’Agenzia delle Entrate accoglie l’orientamento della Cassazione sulla “tassazione in uscita”. Ma le vicende relative alla vita di un trust sono sempre e soltanto produttive di liberalità (come tali soggette all’imposta sulle successioni e donazioni) o, piuttosto, vi sono anche casi in cui le finalità realizzate sono differenti, come tali suscettibili di essere assoggettate ad altre
    imposte? Pensando ai possibili impieghi del trust diversi da quello liberale, uno per tutti il trust di garanzia, la risposta da dare sembrerebbe andare in quest’ultimo senso.

    Ne parlano il Prof. Stefano Loconte e l’Avv. Riccardo Sansoni per Il Quotidiano IPSOA.

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    Italia Oggi
    Rischi 231, l’Odv fa la differenza

    Organismo di vigilanza essenziale nel sistema dei controlli delle società e per salvarsi dalla responsabilità ex d.lgs. 231/01: è quanto emerge dalla nota di Assonime n. 10/2021, che i nostri professionisti, il Prof. Stefano Loconte e l’Avv. Giulia Maria Mentasti hanno illustrato per Italia Oggi 7, e in cui sono riportati i dati di un’indagine condotta a vent’anni dall’entrata in vigore del d.lgs. 231 sullo stato di attuazione della disciplina, con specifico riguardo all’Odv e al ruolo da questo assunto nel sistema dei controlli societari.

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    Riforma della giustizia tributaria: presidio giudiziale contro gli atti illegittimi

    Oltre agli interventi finalizzati a migliorare la qualità della risposta giudiziaria e a ridurre i tempi del processo, la Commissione interministeriale per la riforma della giustizia tributaria ha approntato una serie di strumenti tesi a realizzare una migliore difesa processuale degli interessi coinvolti. In questa prospettiva si colloca anche la previsione di approntare un rimedio giudiziale nei confronti degli atti illegittimi, ricomprendendo in questa espressione ogni provvedimento adottato sulla base di prove assunte in violazione dei diritti fondamentali del contribuente.

    Ne parla il Prof. Stefano Loconte per Il Quotidiano IPSOA

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    La costituzione di S.r.l. inaugura l’atto notarile informatico “a distanza”

    Si amplia l’utilizzo di strumenti e processi digitali nel diritto societario. Il decreto legislativo di recepimento della direttiva UE n. 2019/1151, approvato dal Consiglio dei Ministri del 5 agosto 2021, innova ulteriormente la disciplina della S.r.l. e ammette la possibilità di un atto notarile informatico “a distanza”, in cui le parti intervengono (soltanto) in videoconferenza, con accertamento dell’identità sulla base di strumenti digitali e sottoscrizione apposta mediante firma digitale. Con una serie di limitazioni, però: la nuova disciplina è applicabile alle sole costituzioni di S.r.l. e di S.r.l. semplificate, il capitale sociale deve essere versato mediante conferimenti in denaro e, infine, la costituenda società deve avere sede in Italia.

    Ne parlano il Prof. Stefano Loconte e l’Avv. Riccardo Sansoni per Il Quotidiano IPSOA.

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    Giustizia tributaria: impugnazione degli estratti di ruolo da escludere

    Migliorare la qualità della risposta giudiziaria e ridurre i tempi del processo: sono gli
    obiettivi delle proposte per la riforma della giustizia tributaria raccolte nella relazione
    finale della Commissione interministeriale del 30 giugno 2021.

    Ne parla il Prof. Stefano Loconte per Il Quotidiano IPSOA: legga qui l’intero articolo

    Italia Oggi
    Giudizi penal-tributari a rischio

    Processi penal-tributari a rischio dissolvimento: come approfondito dal Prof. Stefano Loconte e l’Avv. Giulia Maria Mentasti per ItaliaOggi 7, la riforma c.d. Cartabia della giustizia penale, di cui al disegno di legge A.C. 2435, che ha ricevuto l’approvazione definitiva della camera, e attende ora l’esame del senato, sta suscitando non poche perplessità.  Alcune modifiche introdotte al codice di procedura penale potrebbero infatti avere l’effetto distorsivo di contrarre il ricorso al patteggiamento e l’aumento esponenziale degli atti di appello, fino al rischio di veder finire nel nulla procedimenti per reati anche gravi, quali i reati tributari, in seguito alla dichiarazione di improcedibilità dell’azione penale per eccessiva durata del giudizio di impugnazione.

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    Italia Oggi
    Credito, è effetto colpo di spugna

    Riciclaggio e autoriciclaggio a maglie larghissime, scattando il reato anche se il provento derivi da delitto colposo, e in molti casi anche se origini da contravvenzione.

    A stabilirlo il decreto legislativo esaminato in questi giorni dal preconsiglio dei ministri, che i nostri professionisti, il Prof. Stefano Loconte e l’Avv. Giulia Maria Mentasti hanno illustrato per ItaliaOggi7.

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    Riforma Cartabia: gli effetti sul processo penale tributario

    Il disegno di legge per la riforma della giustizia penale, approvato alla Camera, prevede
    una serie di deleghe al Governo e alcune novelle al codice penale e al codice di procedura
    penale, immediatamente precettive. E se la riforma Cartabia mira a estendere l’applicabilità
    dei riti alternativi, al fine di definire i procedimenti prima ancora di addivenire al
    dibattimento di primo grado, al contempo ulteriori modifiche introdotte al codice di
    procedura penale potrebbero avere l’opposto effetto distorsivo di contrarre il ricorso al
    patteggiamento e l’aumento esponenziale degli atti di impugnazione, fino al rischio di
    veder finire nel nulla procedimenti per reati anche gravi, quali i reati tributari, in seguito
    alla dichiarazione di improcedibilità per eccessiva durata del giudizio di impugnazione.

    Ne parla il Prof. Stefano Loconte per Il Quotidiano IPSOA

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