Autore: Benedetta Lupo
Di Avv. Prof. Stefano Loconte
Duecentosettanta scadenze fiscali di qui alla fine del mese di cui, addirittura, ben 187 obblighi di versamento (unitamente a 5 adempimenti di natura amministrativa) nella sola giornata del 16 settembre. Questo è lo scenario che attende i contribuenti italiani nei prossimi giorni, frutto – come anticipato ormai da mesi sulle pagine di questo giornale – del cumulo delle scadenze naturalmente previste per il mese di settembre con tutte quelle oggetto di rinvio da parte della normativa emergenziale.
Quante possibilità ha il contribuente italiano di riuscire a superare tutto questo?
Ma quali gli effetti del mancato adempimento a tutto o parte di tale marea di obblighi? Sanzioni, prevalentemente amministrative (e, quindi, finanziarie) e in alcuni casi anche penali. In sostanza un ulteriore aggravamento della posizione economico-finanziaria complessiva di ogni singolo contribuente, senza considerare il costo indiretto rappresentato dal tempo impiegato per gestire tutto questo.
Gli imprenditori e i professionisti, a corto di liquidità, si troveranno nel dubbio se pagare dipendenti e fornitori oppure far fronte al pagamento degli obblighi di natura tributaria.
Ecco perché serve l’intervento dello Stato per risolvere, da buon padre di famiglia, tutte le problematiche esistenti e fare in modo che tutto questo non si trasformi in una valanga sempre più grande che finirà per travolgere tutto e tutti.
Trovate l’articolo competo sul tema a pag. 14 di Libero Economia di Martedì 15 settembre.
In alternativa il PDF della singola pagina è disponibile qui a seguito. LIBERO_15_09_2020
di Avv. Prof. Stefano Loconte
Una delle novità più rilevanti del decreto fiscale 2020 è l’applicabilità della confisca allargata (o “per sproporzione”) ai più gravi reati tributari, ovvero a quelli connotati da fraudolenza.
Il nostro Managing Partner Stefano Loconte illustra la disciplina del nuovo art. 12-ter, inserito nel D.Lgs. 74/2000, per il Quotidiano Ipsoa, illustrando anche sotto il profilo temporale per quali condotte illecite troverà presto concreta applicazione.
La riforma dei delitti in materia di imposte sui redditi e IVA operata dal decreto fiscale 2020 ha apportato al reato di emissione di fatture false modifiche speculari a quelle previste per l’utilizzo in dichiarazione degli stessi documenti mendaci.
Il nostro Managing Partner Stefano Loconte illustra per il Quotidiano Ipsoa le novità, quali l’inasprimento della cornice edittale, l’applicabilità della confisca allargata, nonché l’inserimento di tale delitto nel catalogo di quelli idonei a far scattare la responsabilità amministrativa da reato degli enti.
Di Avv. Prof. Stefano Loconte e Avv. Giulia Maria Mentasti
Prova diabolica per la confisca per sproporzione.
Questo quanto emerge dalla circolare del primo settembre della Guardia di Finanza 0216816/2020 sulle modifiche alla disciplina dei reati tributari, che i nostri professionisti Stefano Loconte e Giulia Maria Mentasti hanno approfondito per IO, con il via libera alla confisca di tutti i beni sproporzionati al reddito sarà sempre più difficile l’onere della prova contraria che grava su chi inganna il fisco: non solo per ogni singolo acquisto si dovrà dimostrare che sia avvenuto con disponibilità finanziarie lecite, ma non sarà neanche possibile addurre a giustificazione che il denaro utilizzato per acquistarli sia provento o reimpiego di evasione fiscale
Trovate l’articolo completo su ItaliaOggi del 10 Settembre 2020, pag.30
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Di Avv. Prof. Stefano Loconte e Avv. Giulia Maria Mentasti
La sentenza della Cassazione in un caso di bancarotta fraudolenta e distruzione di documenti contabili.
Via libera alla duplice contestazione, in concorso, del reato di bancarotta fraudolenta documentale (art. 216 c. 1 n. 1 e c. 2 l.f.) e del reato fiscale di occultamento o distruzione di documenti contabili (art. 10 d.lgs. 74/2000).
E’ quanto emerge dalla sentenza 22486/2020, che i nostri professionisti Stefano Loconte e Giulia Maria Mentasti hanno commentato per IO7, e con cui la sezione quinta penale della Cassazione ha rilevato che, pur nella coincidenza delle due condotte materiali, si tratta di reati che offendono beni giuridici diversi e sono animati da un differente fine.
Ma attenzione, perché questo vale se gli illeciti siano trattati congiuntamente nel medesimo procedimento; mentre se un soggetto sia già stato giudicato, con sentenza definitiva, per uno dei due reati, concernenti la stessa documentazione, l’esercizio dell’azione penale per l’altro reato è precluso.
Trovate l’articolo completo su ItaliaOggi7 di Lunedì 7 Settembre 2020, pag. 11.
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Di Avv. Prof. Stefano Loconte e Avv. Giulia Maria Mentasti
Più facile, e addirittura duplicabile, la confisca per gli evasori: la conferma sul punto arriva direttamente della Guardia di Finanza, con circolare 0216816/2020 del primo settembre avente a oggetto le «modifiche alla disciplina dei reati tributari e della responsabilità amministrativa degli enti» e che i nostri professionisti Stefano Loconte e Giulia Maria Mentasti hanno illustrato per IO.
Accanto alla tradizionale confisca che nel caso di condanna o patteggiamento già colpisce tutti beni che costituiscono il profitto o il prezzo dell’illecito fiscale, per i più gravi reati tributari sarà applicabile anche una nuova misura, c.d. per sproporzione perché consentirà di confiscare anche tutti quei beni di cui il condannato non può giustificare la provenienza, avendone la disponibilità a qualsiasi titolo in valore sproporzionato al proprio reddito o alla propria attività economica
Trovate l’articolo completo nella rubrica Diritto&Fisco pag.25 di Italia Oggi del 8 Settembre 2020.
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Di Avv. Prof. Stefano Loconte e Avv. Giulia Maria Mentasti
Dall’Europa bastimenti carichi di obblighi e adempimenti di compliance, nonché relative sanzioni, in materia tributaria, targati “PIF” e “Dac6”.
I nostri professionisti Stefano Loconte e Giulia Maria Mentasti hanno illustrato per ItaliaOggi7 le prescrizioni del legislatore europeo affinché contribuenti, professionisti e imprese siano compliant alle disposizioni dettate in materia fiscale hanno trovato il pieno recepimento interno, così che al rientro delle vacanze sono molti gli oneri a cui adempiere
Trovate l’articolo completo su ItaliaOggi7 di Lunedì 31 Agosto 2020, pag.11
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di Avv. Prof. Stefano Loconte
Il decreto fiscale 2020, nell’affrontare la riforma dei reati tributari, è intervenuto anche sui delitti di infedele e di omessa dichiarazione, con delle modifiche che, pur meno severe rispetto a quelle previste per i comportamenti fraudolenti, meritano segnalazione per gli effetti pratici che ne derivano. In vista della stagione dei dichiarativi, con la presentazione dei modelli Redditi in scadenza entro il prossimo 30 novembre, il nostro Managing Partner Stefano Loconte illustra per il Quotidiano Ipsoa le novità, anche alla luce del recentissimo D.Lgs. n. 75/2020, che ha recepito la direttiva PIF e inasprito ulteriormente il trattamento dei delitti dichiarativi.
Di Avv. Prof. Stefano Loconte
45 giorni per il futuro dell’Italia!
Mancano circa 45 giorni alla scadenza per presentare all’Ue il piano di investimenti e riforme e accedere ai 209 miliardi di euro del Recovery Fund.
È una cifra enorme (127 miliardi di debito, 82 miliardi contributi a fondo perduto) da destinare a progetti su cui dovrà fondarsi la ripresa economica (e non solo) del nostro Paese. Un passaggio fondamentale per il nostro futuro.
Ebbene, nonostante il breve lasso di tem- po, non è possibile avere ancora alcun tipo di notizia in merito ai progetti su cui il governo sta lavorando e nemmeno delle relative linee guida.
Non è possibile immaginare la dispersione di tali poderosi fondi in una miriade di progetti e progettini. Occorre, invece, un limitato numero di progetti a cui destinare gl investimenti per rilanciare il nostro Paese.
Molti economisti scommettono che già il prossimo anno l’Italia sarà costretta a ri- strutturare il proprio debito, ma se riusciremo a gestire efficacemente e con coraggio questa delicatissima partita, cacceremo tutti questi gufi. Ci affidiamo, quindi, ai nostri governanti, sperando nella loro illuminazione. E soprattutto augurandoci di non essere, ancora una volta, delusi.
Trovate l’articolo completo a pagina 15 di Libero quotidiano di Martedì 1 Settembre, disponibile anche qui a seguito in formato PDF. (Download)
Di Dott.ssa Elisa Carollo
Lo scorso 13 Luglio 2020 si è tenuto un incontro virtuale organizzato dalla Camera Arbitrale di Venezia volto a presentare il nuovo Regolamento degli Arbitrati nell’Arte, entrato in vigore il 28 aprile 2020.
Come già trattato in un precedete articolo (cfr. https://www.quidmagazine.com/index.php/diritto-dell-arte/1217-adr-un-alternativa-nella-risoluzione-delle-dispute-in-ambito-artistico-e-creativo-l-arbitrato-e-la-mediazione-di-elisa-carollo), negli ultimi anni è aumentata sempre più la consapevolezza che l’ADR sia il modo più conveniente ed efficiente, sia in termini di tempo che di costi, per risolvere le complesse controversie che possono sorgere nel mondo dell’arte.
In risposta a tale esigenza la Camera Arbitrale di Venezia ha predisposto un regolamento specifico destinato a disciplinare gli arbitrati su controversie relative alle arti e ai beni da collezione.
In questo articolo per Quid Magazine la nostra Art Advisor Elisa Carollo ha analizzato i principali punti fissati dal nuovo Regolamento. Trovate l’articolo online a questo link. In alternativa è disponibile il PDF scaricabile qui a seguito (Download)
Di Avv. Prof. Stefano Loconte
Settembre si presenta come un mese particolarmente complesso, anche in considerazione del fatto che occorrerà iniziare a liquidare le varie imposte e tasse che erano rimaste sospese in virtù delle prime norme emergenziali introdotte a supporto dell’economia.
Delle norme che, come più volte evidenziato, avevano (e continuano ad avere) il grosso limite di rappresentare una visione di troppo breve periodo a fronte di una crisi sistemica che, invece, ha delle prospettive, purtroppo, di ben più ampia portata.
Occorre eliminare immediatamente qualsiasi tipo di incertezza interpretativa in merito alle varie norme in campo e mettere gli operatori in condizione di poter agire in un regime di serenità, almeno amministrativa, avendo ben chiaro quello che si può fare e quello che non si può fare. E con quali procedure.
Trovate l’articolo completo su Libero Economia del 25 Luglio, pag.15.
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Di Avv. Prof. Stefano Loconte e Avv. Giulia Maria Mentasti
Aggiornamento dei modelli 231 non più procrastinabile: è quanto consegue dal d.lgs. 75/2020, entrato in vigore il 30 luglio scorso, e che recepisce la direttiva europea nota come P.I.F.
Come illustrato dai nostri professionisti Stefano Loconte e Giulia Maria Mentasti per ItaliaOggi7, tra le disposizioni di più immediato impatto per le imprese, spicca la responsabilità amministrativa da reato per le grandi frodi IVA, completando così l’opera di estensione della responsabilità ex d.lgs. 231/2001 all’ambito penal-tributario, già in parte realizzata con la riforma dello scorso dicembre di cui alla legge 157/2019
Trovate l’articolo completo su ItaliaOggi7 di lunedì 24 Agosto, pag.2
In alternativa l’articolo è disponibile anche qui a seguito in PDF (Download)