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    IL NUOVO REGOLAMENTO DEGLI ARBITRATI NELL’ARTE

    Di Dott.ssa Elisa Carollo

    Lo scorso 13 Luglio 2020 si è tenuto un incontro virtuale organizzato dalla Camera Arbitrale di Venezia volto a presentare il nuovo Regolamento degli Arbitrati nell’Arte, entrato in vigore il 28 aprile 2020.

    Come già trattato in un precedete articolo (cfr. https://www.quidmagazine.com/index.php/diritto-dell-arte/1217-adr-un-alternativa-nella-risoluzione-delle-dispute-in-ambito-artistico-e-creativo-l-arbitrato-e-la-mediazione-di-elisa-carollo), negli ultimi anni è aumentata sempre più la consapevolezza che l’ADR sia il modo più conveniente ed efficiente, sia in termini di tempo che di costi, per risolvere le complesse controversie che possono sorgere nel mondo dell’arte.

    In risposta a tale esigenza la Camera Arbitrale di Venezia ha predisposto un regolamento specifico destinato a disciplinare gli arbitrati su controversie relative alle arti e ai beni da collezione.

    In questo articolo per Quid Magazine la nostra Art Advisor Elisa Carollo ha analizzato i principali punti fissati dal nuovo Regolamento. Trovate l’articolo online a questo link. In alternativa è disponibile il PDF scaricabile qui a seguito (Download)

    NELLE NORME PER L’EMERGENZA C’È ANCORA TROPPA INCERTEZZA

    Di Avv. Prof. Stefano Loconte

    Settembre si presenta come un mese particolarmente complesso, anche in considerazione del fatto che occorrerà iniziare a liquidare le varie imposte e tasse che erano rimaste sospese in virtù delle prime norme emergenziali introdotte a supporto dell’economia.

    Delle norme che, come più volte evidenziato, avevano (e continuano ad avere) il grosso limite di rappresentare una visione di troppo breve periodo a fronte di una crisi sistemica che, invece, ha delle prospettive, purtroppo, di ben più ampia portata.

    Occorre eliminare immediatamente qualsiasi tipo di incertezza interpretativa in merito alle varie norme in campo e mettere gli operatori in condizione di poter agire in un regime di serenità, almeno amministrativa, avendo ben chiaro quello che si può fare e quello che non si può fare. E con quali procedure.

    Trovate l’articolo completo su Libero Economia del 25 Luglio, pag.15.

    Il PDF della singola pagina è disponibile qui a seguito ( Download)

    Italia Oggi
    Modelli 231, upgrade necessari. Sempre più reati tributari fra i delitti-presupposto.

    Di Avv. Prof. Stefano Loconte e Avv. Giulia Maria Mentasti

    Aggiornamento dei modelli 231 non più procrastinabile: è quanto consegue dal d.lgs. 75/2020, entrato in vigore il 30 luglio scorso, e che recepisce la direttiva europea nota come P.I.F.

    Come illustrato dai nostri professionisti Stefano Loconte e Giulia Maria Mentasti per ItaliaOggi7, tra le disposizioni di più immediato impatto per le imprese, spicca la responsabilità amministrativa da reato per le grandi frodi IVA, completando così l’opera di estensione della responsabilità ex d.lgs. 231/2001 all’ambito penal-tributario, già in parte realizzata con la riforma dello scorso dicembre di cui alla legge 157/2019

    Trovate l’articolo completo su ItaliaOggi7 di lunedì 24 Agosto, pag.2

    In alternativa l’articolo è disponibile anche qui a seguito in PDF (Download)

    Italia Oggi
    Frode fiscale senza distinguo: Ai fini dell’inesistenza contano sia l’oggetto sia il soggetto

    Di Avv. prof. Stefano Loconte e Avv. Giulia Maria Mentasti

    Pur a fronte di regolare pagamenti, l’interposizione illegale di manodopera equivale a falsità e l’utilizzo delle fatture integra il delitto di frode fiscale.

    Questo è quanto affermato dalla sentenza n. 20901/2020, che i nostri professionisti Stefano Loconte e Giulia Maria Mentasti hanno commentato per ItaliaOggi7, e con cui la terza sezione penale della Corte di cassazione ha superato la tesi secondo la quale, in caso di fatture solo soggettivamente inesistenti, ossia in caso di semplice simulazione soggettiva, non sarebbe configurabile il reato, perché non sarebbero esposti costi non sostenuti.

    La censura potrebbe essere apprezzata solo per l’evasione alle imposte dirette, nei casi in cui effettivamente si accerti che gli elementi passivi esposti corrispondano a costi effettivamente sostenuti; l’evasione dell’IVA, invece, resta configurabile anche in presenza di costi effettivamente sostenuti.

    Trovate l’articolo completo su ItaliaOggi7 di Sabato 15 Agosto, pag. 13.

    In alternativa il PDF della singola pagina è disponibile anche qui a seguito. (Download)

    La pioggia di prestiti (non dello Stato) metterà a rischio il sistema bancario

    Di Ava. Prof. Stefano Loconte

    È stato enorme il clamore generato dalla questione del bonus dei 600 euro chiesto e ottenuto da alcuni parlamentari. 

    La politica farà il suo corso e vedremo se saranno adottati provvedimenti sanzionatori nei confronti di costoro (e di quale entità) ma il caso offre la possibilità di fare un’analisi tecnica delle modalità operative con cui sono stati erogati gli aiuti economici e finanziari collegati all’emergenza pandemica e di provare ad anticipare alcuni dei possibili scenari futuri derivanti da essi.

    La scelta del nostro Governo, avallata dal Parlamento, è stata quella dei c.d. “aiuti a pioggia” cioè erogazioni a cui potevano accedere sostanzialmente tutti, indistintamente. Lo abbiamo visto con i citati 600 euro, ma anche con le erogazioni dei finanziamenti di 25.000 euro effettuate dal sistema bancario con la garanzia dello Stato.

    Chiaramente, con un approccio di questo genere, il grande rischio è che a tali aiuti abbiano potuto accedere tutti, ma veramente tutti, indipendentemente da una situazione di effettivo bisogno. Ma il vero problema si realizzerà proprio dalla misura dei 25.000 euro.

    Considerati i dati particolarmente negativi che stanno emergendo con riferimento ai principali indici macroeconomici e, in particolare, sulla variazione del PIL e del tasso di disoccupazione, quando gli effetti degli interventi governativi termineranno e dovranno riprendere i pagamenti, l’entità delle inadempienze sui prestiti potrebbe esplodere a livello esponenziale e, conseguentemente, impattare sui bilanci delle banche stesse che, a loro volta, soprattutto per quelle il cui livello di patrimonializzazione non appare particolarmente elevato, potrebbero entrare in difficoltà, dando avvio ad una spirale di crisi sistemica ancora più rilevante.

    Trovate l’articolo completo su Libero Economia di Martedì 18 agosto 2020, pag.8

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    Libero
    INVESTIRE SULLA BELLEZZA: Bastano dieci mila euro per fare soldi con l’arte.

    Intervista a Avv. Prof. Stefano Loconte – di Lucia Esposito

    Oggi l’incertezza del mercato finanziario ha trasformato i quadri in beni rifugio a cui gli investitori ricorrono incoraggiati anche da rendimenti che in alcuni casi superano perfino il 7,5% annuo (fonte: Deloitte Art & Finance report del 2019). Con la pandemia molti investitori hanno visto volatilizzarsi il valore di titoli considerati sicuri, mentre è stata premiata la coraggiosa lungimiranza di collezionisti che hanno investito nell’opera giusta senza peraltro essere Paperon de Paperoni.

    Non serve, dicevamo, essere milionari per avvicinarsi a questo mondo. Per iniziare bastano anche diecimila euro.

    L’importante è non lanciarsi da soli in questo settore tanto affascinante quanto complesso, non fidarsi dei consigli di fantomatici esperti che affollano il web e non seguire il proprio istinto. «Meglio evitare le avventure e farsi aiutare da un vero esperto», spiega il professor Stefano Loconte fondatore dello studio Loconte&Partners che, per primo, ha istituito la figura dell’art advisor all’interno di uno studio professionale. «Si tratta di un esperto che supporta il cliente anche nei processi di valutazione dell’autenticità dell’opera e del suo potenziale».

    Il cliente va altresì seguito da un punto di vista legale e fiscale per quanto riguarda l’acquisto e la vendita di opere d’arte all’estero, per esempio, con gli atti di importazione e di esportazione».

    C’è poi il grande tema della successione: se un collezionista vuole che alla sua morte l’insieme dei suoi quadri non vada disperso ha bisogno di un professionista che crei strumenti giuridici ad hoc comela fondazione o il trust che garantiscono l’integrità di quella raccolta di quadri.

    Diventare collezionisti non è più un sogno proibito riservato a pochi come accadeva in passato. Ma proprio perché il mondo dell’arte attira sempre più l’interesse degli investitori, il rischio di subire truffe è ancora più alto: meglio agire con prudenza e chiedere aiuto a chi conosce le regole.

    Trovate l’articolo completo sulla pagina culturale (pag. 19) di Libero Quotidiano del 14 agosto 2020. A seguito è qui disponibile una versione PDF della singola pagina.(Download)

    Italia Oggi
    ⁣RESPONSABILITÀ 231 IN FORMATO XL: nel catalogo dei reati presupposto anche quelli tributari

    Di Avv. Prof. Stefano Loconte e  Giulia Maria Mentasti

    Si amplia la responsabilità ex d.lgs. 231/2001 da reato tributario: è quanto consegue dal d.lgs. 75/2020, entrato in vigore il 30 luglio scorso, e che recepisce la direttiva europea nota come Pif. ⠀

    Come illustrato dai nostri professionisti Stefano Loconte e Giulia Maria Mentasti per ItaliaOggi7, tra le disposizioni di più immediato impatto per le imprese, spicca la responsabilità amministrativa da reato per le grandi frodi Iva, aggiungendo un nuovo tassello all’estensione della responsabilità 231 all’ambito penal-tributario, già avviata con la riforma dello scorso dicembre.⠀

    Trovate l’articolo completo su ItaliaOggi7 di Lunedì 10 Agosto, pag.9.⠀

    In alternativa il PDF della singola pagina è disponibile anche qui a seguito: (Download)

     

    LIBERO
    Che almeno non chiedano lo sconto sulle vacanze

    Di Avv. Prof. Stefano Loconte

    Ci permettiamo, sommessamente, di suggerire al governo un cambio di approccio nella gestione della normativa per far fronte alla crisi economica conseguente alla pandemia.

    Qualsiasi imprenditore decida di avviare un piano di investimenti, normalmente, prima lo prepara e poi verifica con le fonti di finanziamento interne (capitali a disposizione) o esterne (sistema bancario), se quel piano sia finanziabile o meno. Stesso approccio viene tenuto da chiunque decida di fare un qualsiasi tipo di acquisto.

    Ebbene, le nostre Istituzioni sembrano muoversi in maniera completamente opposta rispetto a quello che per ognuno di noi sarebbe normale fare.

    Infatti, il governo ha chiesto ed ottenuto dal Parlamento l’autorizzazione allo scostamento di bilancio per ben 25 miliardi di euro di nuovo debito (che dovrà, quindi, essere ripagato da noi italiani) e dopo aver ottenuto tale autorizzazione “in bianco” è andato a costruire la manovra finanziaria di risanamento e rilancio di cui il citato decreto agosto dovrebbe rappresentare la pietra angolare. È come se uno qualsiasi di noi si presentasse in banca a chiedere un finanziamento di importo rilevante riservandosi di dire alla banca solo successivamente all’erogazione del finanziamento cosa intende farne.

    Definiamo a priori quali siano le iniziative da finanziare e con quali fondi a disposizione, ed il Parlamento approvi tali specifiche misure e la destinazione di tali fondi.

    Probabilmente, in questa maniera eviteremo di trovarci con misure economiche di grande impatto mediatico, ma che valgono solo 40 centesimi a persona.

    Trovate l’articolo completo in Primo Piano su Libero Economia del 11 agosto 2020, pag.3. 

    In alternativa il PDF della singola pagina è disponibile qui a seguito (Download)

    Tutto sport
    IL PRIMO SISTEMA TUTELARE PER SPORTIVI – ⁣I SOLDI? NON SI TOCCANO!

    L’intervista del nostro Managing Partner Stefano Loconte su  Tuttosport, dove racconta il nuovo sistema tutelare per proteggere i risparmi di sportivi di alto livello, ideato insieme ad un team internazionale di avvocati e commercialisti fra Italia, New York e Londra.

    “L’ideale è vivere con il 20% dell’ingaggio e bloccare il resto, solo così riescono a goderselo fino a fine carriera”⠀

    Gli sportivi presentano una peculiarità piuttosto significativa, ovvero hanno introiti altissimi in un arco temporale relativamente breve. E a questo si deve aggiungere che la quantità di coloro che una volta cessata l’attività agonistica continua a percepire un reddito non è alta.⠀

    Bisogna quindi tutelare il reddito attuando strategie di pianificazione del patrono e protezione nel tempo⠀

    Come?⠀

    A fronte di redditi importanti che arrivano durante l’attività agonistica vengono allestite delle strutture giuridiche dalle polizze a vita ai trust che non permettono di accedere ai soldi liberamente. ⠀

    Trovate l’intervista completa su Tuttosport di Venerdì 7 agosto 2020, disponibile anche qui a seguito in versione PDF scaricabile (Download)

    Italia Oggi
    Omesse ritenute, prove a due vie: basta il modello 770 per i fatti post riforma del 2015

    Di Avv. Prof. Stefano Loconte e avv. Giulia Maria Mentasti

    Più semplice la condanna per omesso versamento di ritenute certificate commesso post 2015, e nessuna salvezza deriva dal mero piano di rateizzazione del debito tributario.

    Questo è quanto emerge dalla sentenza n. 17280/2020, che i nostri professionisti Stefano Loconte e Giulia Maria Mentasti hanno commentato per Italia Oggi7, e con cui la sezione terza penale della Cassazione ha chiarito che dopo la riforma del 2015 l’art. 10 bis d.lgs. 74/ 2000 punisce anche le ipotesi di omesso versamento di ritenute dovute sulla base della sola dichiarazione del datore di lavoro (c.d. mod. 770), mentre per i fatti pregressi bisogna dimostrare l’avvenuto rilascio ai sostituiti delle certificazioni attestanti le ritenute operate dal datore quale sostituto di imposta. Inoltre, solo l’integrale pagamento del debito eseguita prima del dibattimento esclude la punibilità

    Trovate l’articolo completo su ItaliaOggi7 di Lunedì 3 Agosto 2020, pag. 9.

    In alternativa il PDF della singola pagina è scaricabile qui  a seguito (Download)

    Gli aiuti pubblici non vanno a chi può trainare la ripresa

    Di Avv. Prof. Stefano Loconte

    «Dopo la forte riduzione registrata nel primo trimestre (-5,4%), l’economia italiana nel secondo trimestre 2020 ha subito una contrazione senza precedenti (-12,4%) per il pieno dispiegarsi degli effetti economici dell’emergenza sanitaria e delle misure di contenimento adottate», scrive l’Istat nel commento ufficiale alle stime preliminari del Prodotto interno lordo. «Con il risultato del secondo trimestre il Pil fa registrare il valore più basso dal primo trimestre 1995, periodo di inizio dell’attuale serie storica», sottolinea l’Istituto nazionale di statistica. Si tratta quindi di un record negativo, un minimo storico.

    La circostanza che i maggiori paesi internazionali si trovino in una situazione non dissimile dalla nostra non deve certo consolarci visto che oggi siamo veramente davanti ad un punto di non ritorno e le scelte che il nostro Governo dovrà fare nei prossimi giorni (giorni, ribadiamo, non settimane o mesi).

    Serve, pertanto, un immediato cambio di prospettiva nella redazione degli strumenti normativi che verranno implementati per il rilancio dell’economia, al fine di evitare che gli aiuti vadano a chi non ne ha bisogno, perché operante in un settore che non è stato toccato dalla crisi economica di origine pandemica.

    Trovate l’articolo completo su Libero Economia di Martedì 4 Agosto, pag.15.

    La singola pagina con l’articolo è disponibile anche qui a seguito in versione PDF (Download)

    ARTSLIFE
    FOCUS. ASTE DA REMOTO NELL’ERA COVID. RISULTATI INCORAGGIANTI, MA NETTAMENTE INFERIORI RISPETTO LO SCORSO ANNO. E LE CONDIZIONI DI VENDITA NON CAMBIANO.

    Di Elisa Carollo e Massimiliana Palumbo

    Tra le mille difficoltà causate dalla pandemia e dopo aver rimandato la consueta settimana a maggio delle aste a New York, Sotheby’s, Christie’s e Phillips hanno cercato di recuperare le loro aste più importanti dell’anno esplorando nuovi modelli ibridi di partecipazione da remoto, con risultati incoraggianti per il settore – per un totale di fatturato pari a $825.2 milioni – anche se comunque inferiori rispetto ai $1.7 miliardi delle sole May sales tenutesi a New York nel 2019.⠀

    Le strategie sono state diverse nel cercare di restituire il più possibile l’esperienza “unica” soprattutto delle evening sales, che si sono tenute questa volta tutte tramite un evento streaming.

    In questo articolo per Artslife il nostro team Art Advisory riepilogato le varie modalità proposte e risultati ottenuti dalle tre case d’asta durante le più importanti evening sales, in ordine di svolgimento, ma soprattutto analizzato come in queste aste forzatamente da remoto le condizioni di vendita non siano cambiate per i buyers.⠀

    Trovate l’articolo online a questo link.  In alternativa è scaricabile qui una versione PDF della pagina (Download)