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    IL RAPPORTO TRA ARTE E FISCO: IL REGIME IVA APPLICABILE ALLE CESSIONI DI OPERE D’ARTE di Federico De Vito

    Di Avv. Federico De Vito

    Disquisire apertamente del rapporto tra arte e fisco è l’inizio di un lungo e tortuoso iter che ha suscitato un rilevante appeal nell’ampia e mutevole platea di soggetti quotidianamente coinvolti nel settore artistico, ossia operatori professionali, amatori, mercanti, appassionati d’arte e collezionisti privati.

    Come noto, la bellezza non ha un valore monetario, ma non si può affermare lo stesso dell’opera d’arte e, di conseguenza, per il novero di soggetti che si interfaccia alla monade artistica, è di primaria importanza domandarsi se e in che modo il tanto temuto “leviatano fiscale” possa incidere sulla portata dei vari investimenti in costante proliferazione in tale fiorente settore.

    La cessione di beni artistici, in quanto generatori di ricchezza, può determinare il sorgere di impatti fiscali che si atteggiano in maniera camaleontica in base alla veste assunta dal soggetto venditore dell’opera d’arte.

    La finalità di questo articolo è quella di fornire un quadro il più possibile esaustivo del regime IVA applicabile al mercato dell’arte, considerate anche le esiziali difficoltà originate da una aleatoria normativa fiscale che genera un’imperante incertezza tra gli operatori del settore ma che, al contempo, può rappresentare un fattore strategico nella valutazione dalla convenienza dell’investimento.

    Trovate l’articolo completo online su Quid Magazine, disponibile a questo link.

    Italia Oggi
    Dichiarazioni, banco di prova

    Di avv. Prof. Stefano Loconte e  Avv. Giulia Maria Mentasti

    Con le prossime scadenze tributarie previste per il 30 novembre 2020, chi froda il fisco sarà destinatario di doppia confisca.

    Questo è quanto consegue dal dettato normativo che i nostri professionisti Stefano Loconte e Giulia Maria Mentasti hanno approfondito per IO7 e che ha esteso la confisca per sproporzione anche ai reati tributari.

    Si tratta di riforma che, pur entrata in vigore lo scorso dicembre,  troverà applicazione di fatto per la prima volta tra poco, con la presentazione del modello redditi 2020.

    Trovate l’approfondimento completo nell’articolo a pag. 9 di ItaliaOggi 7 di Lunedì 21 Settembre.

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    Confisca agli evasori più facile: Sequestro anche per i beni acquistati prima del reato

    Di Avv. Prof. Stefano Loconte e Avv. Giulia Maria Mentasti

    Più facile, e addirittura duplicabile, la confisca per gli evasori: la conferma sul punto arriva direttamente della Guardia di Finanza, con circolare 0216816/2020 del primo settembre avente a oggetto le «modifiche alla disciplina dei reati tributari e della responsabilità amministrativa degli enti» e che i nostri professionisti Stefano Loconte e Giulia Maria Mentasti hanno illustrato per IO.

    Accanto alla tradizionale confisca che nel caso di condanna o patteggiamento già colpisce tutti beni che costituiscono il profitto o il prezzo dell’illecito fiscale, per i più gravi reati tributari sarà applicabile anche una nuova misura, c.d. per sproporzione perché consentirà di confiscare anche tutti quei beni di cui il condannato non può giustificare la provenienza, avendone la disponibilità a qualsiasi titolo in valore sproporzionato al proprio reddito o alla propria attività economica

    Trovate l’articolo completo nella rubrica Diritto&Fisco pag.25 di Italia Oggi del 8 Settembre 2020.

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    Italia Oggi
    Parola d’ordine: compliance – Nuovi obblighi e sanzioni per imprese e professionisti

    Di Avv. Prof. Stefano Loconte e Avv. Giulia Maria Mentasti

    Dall’Europa bastimenti carichi di obblighi e adempimenti di compliance, nonché relative sanzioni, in materia tributaria, targati “PIF” e “Dac6”.

    I nostri professionisti Stefano Loconte e Giulia Maria Mentasti hanno illustrato per ItaliaOggi7 le prescrizioni del legislatore europeo affinché contribuenti, professionisti e imprese siano compliant alle disposizioni dettate in materia fiscale hanno trovato il pieno recepimento interno, così che al rientro delle vacanze sono molti gli oneri a cui adempiere

    Trovate l’articolo completo su ItaliaOggi7 di Lunedì 31 Agosto 2020, pag.11

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    Italia Oggi
    Modelli 231, upgrade necessari. Sempre più reati tributari fra i delitti-presupposto.

    Di Avv. Prof. Stefano Loconte e Avv. Giulia Maria Mentasti

    Aggiornamento dei modelli 231 non più procrastinabile: è quanto consegue dal d.lgs. 75/2020, entrato in vigore il 30 luglio scorso, e che recepisce la direttiva europea nota come P.I.F.

    Come illustrato dai nostri professionisti Stefano Loconte e Giulia Maria Mentasti per ItaliaOggi7, tra le disposizioni di più immediato impatto per le imprese, spicca la responsabilità amministrativa da reato per le grandi frodi IVA, completando così l’opera di estensione della responsabilità ex d.lgs. 231/2001 all’ambito penal-tributario, già in parte realizzata con la riforma dello scorso dicembre di cui alla legge 157/2019

    Trovate l’articolo completo su ItaliaOggi7 di lunedì 24 Agosto, pag.2

    In alternativa l’articolo è disponibile anche qui a seguito in PDF (Download)

    Italia Oggi
    Frode fiscale senza distinguo: Ai fini dell’inesistenza contano sia l’oggetto sia il soggetto

    Di Avv. prof. Stefano Loconte e Avv. Giulia Maria Mentasti

    Pur a fronte di regolare pagamenti, l’interposizione illegale di manodopera equivale a falsità e l’utilizzo delle fatture integra il delitto di frode fiscale.

    Questo è quanto affermato dalla sentenza n. 20901/2020, che i nostri professionisti Stefano Loconte e Giulia Maria Mentasti hanno commentato per ItaliaOggi7, e con cui la terza sezione penale della Corte di cassazione ha superato la tesi secondo la quale, in caso di fatture solo soggettivamente inesistenti, ossia in caso di semplice simulazione soggettiva, non sarebbe configurabile il reato, perché non sarebbero esposti costi non sostenuti.

    La censura potrebbe essere apprezzata solo per l’evasione alle imposte dirette, nei casi in cui effettivamente si accerti che gli elementi passivi esposti corrispondano a costi effettivamente sostenuti; l’evasione dell’IVA, invece, resta configurabile anche in presenza di costi effettivamente sostenuti.

    Trovate l’articolo completo su ItaliaOggi7 di Sabato 15 Agosto, pag. 13.

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